Posts Tagged ‘CMA Music Festival’

CMA Music Festival 2011: strepitosa lineup all’LP Field di Nashville

Posted by CountryStateLine on 9th marzo 2011 in Home (News)

2011CMAMusicFestLogoBrad Paisley e Zac Brown Band si sono uniti a Easton Corbin, Sara Evans, il duo JaneDear, Little Big Town, Ashton Sheperd, Josh Turner e Chris Young al gruppo di artisti annunciati per i concerti “Nightly Concerts” allo stadio LP Field di Nashville nel corso del CMA Music Festival 2011, che quest’anno celebrerà il suo 40esimo compleanno. La quattro giorni di festival della musica country si svolgerà tra giovedì 9 e domenica 12 giugno nel centro di Nashville e ancora una volta sarà registrato per uno special televisivo che sarà poi trasmesso dalla ABC la prossima estate.
Tra i cantanti già confermati per le esibizioni all’LP Field ci sono Trace Adkins, Jason Aldean, The Band Perry, Sheryl Crow, Lady Antebellum, Miranda Lambert, Martina McBride, Rascal Flatt, Reba McEntire, Darius Rucker, Blake Shelton e Keith Urban.
«Dopo 40 anni stiamo ancora facendo la storia» ha dichiarato Steve Moore, amministratore delegato della CMA «Questa è la prima volta che la squadra degli artisti che si esibirà all’LP Field include l’attuale intrattenitore della Country Music Association (Brad Paisley), il vocalista maschile (Blake Shelton), la vocalista femminile (Miranda Lambert), il gruppo vocale (Lady Antebellum) e il nuovo artista dell’anno (Zac Brown Band), oltre al prossimo membro ufficiale della Country Music Hall of Fame (Reba McEntire). Siamo eccitati di offrire ai nostri appassionati l’opportunità di gustare questo strepitoso gruppo di performer».

 

 

CMA Music Festival 2010: io c’ero!

Posted by CountryStateLine on 2nd agosto 2010 in Home (News)

Ricevo e pubblico con grande piacere un piccolo ma intenso reportage sul CMA Music Festival di Nashville (già Fan Fair) scritto da Gloria Tubino, un’amica – nonché lettrice di CountryStateLine.com – che vive a Ovada, in provincia di Alessandria, anche lei affetta dal morbo incurabile della country music, che ogni anno – da diversi anni - si reca a Nashville per seguire questo evento e che puntualmente me ne parla come se fosse per lei la prima volta. Se non sono passione ed entusiasmo questi… Buona lettura!
M.A.

Di Gloria Tubino
Gli Emerson DriveQualunque appassionato di musica country aspira a partecipare almeno una volta nella vita al Fan Fair, oggi chiamato CMA Music Festival. Nei quattro giorni di musica e shows, che vengono organizzati dalla Country Music Association, circa 200 cantanti si radunano a Nashville per incontrare i fan, firmare autografi, farsi fotografare, giocare e cantare: il tutto, udite udite, senza chiedere alcun compenso.

Quest’anno poi l’evento ha assunto maggiore importanza a causa della terribile alluvione che ha colpito la città ai primi di maggio. Gli organizzatori, il sindaco e le autorità hanno chiesto a gran voce attraverso i social network di non abbandonare la città e il popolo del country ha risposto in modo massiccio con un tutto esaurito nelle 4 sere di concerti allo stadio. Mai si era vista una tale affluenza.

Durante la giornata l’appassionato può aggirarsi nel Convention Centre (per fortuna ne stanno costruendo uno più moderno, che sarà pronto in 2 anni, proprio vicino alla Country Music Hall of Fame) a caccia di autografi: lì infatti si trovano gli stand di decine di cantanti e gruppi. Armati di tanta pazienza, macchina fotografica e un sorriso smagliante dopo 4-5 ore si può stringere la mano ai Rascal Flatts o a Tim McGraw; ma la lotta, ve l’assicuro, è all’ultimo sangue. Orde di ragazzine vispe e allenate sono pronte a tagliare la strada e sgomitare, pur di ottenere i “tickets” che garantiscono l’incontro con i beniamini. Taylor Swift fortunatamente quest’anno ha pensato bene di radunare tutti i suoi fan alla Bridgestone Arena nella giornata di domenica 13 giugno e di restare a loro disposizione per oltre 15 ore. L’anno scorso invece durante la sua sessione di autografi nel Convention Centre si era creato l’inferno. Centinaia di persone si erano accampate fuori per la notte pur di non perderla. E’ incredibile il grande riscontro di pubblico (una marea umana, un esodo biblico proveniente da tutta America) che ha ottenuto questa giovanissima artista.

I concerti lungo il Cumberland River hanno visto la partecipazione di grandi nomi: l’apertura è stata affidata alle Judds seguite da un Clay Walker molto in forma e dalle rivelazioni Josh Thompson e Joey+Rory.

Per la serata di giovedì il pezzo forte è stato di sicuro Tim McGraw, gradito ritorno dopo parecchi anni di assenza. La sua performance è stata spettacolare: in 40 minuti ci ha deliziati con i suoi più grandi successi. Alan Jackson è stato un grande classico, forse un po’ troppo statico se paragonato a quell’animale da palcoscenico che è Tim, ma sempre piacevole da ascoltare perché country al 100%.

Non poteva certo mancare il gruppo dell’anno: i Lady Antebellum, per i fan semplicemente Lady A. Carrie Underwood ha poi infiammato lo stadio con la sua “Cowboy Casanova”. Devo ammettere che tra tutte le nuove leve poco country che sono nate negli ultimi tempi lei forse è quella che apprezzo maggiormente perché dotata di gran carisma e ottima voce.

L’appuntamento di venerdì al Riverfront Park vedeva protagonista la redneck woman Gretchen Wilson e Chris Young la cui fama è cresciuta molto nell’ultimo anno.

Sono seguiti Bucky Covington e il grandissimo Rodney Atkins che con la sua “It’s America”ci ha fatto ballare a 40 gradi sotto un sole cocente. Ha chiuso Craig Morgan sempre pieno di energie: ogni anno si arrampica sui tralicci dell’impianto di illuminazione per salutarci tutti.

LoCash_CowboysLa sera è stata speciale perché vedeva la presenza di un Keith Urban più intimista del solito (la moglie Nicole Kidman, dietro le quinte, non è uscita): durante la sua esibizione sono apparse le immagini dell’alluvione e così dato il momento carico di emozioni sono stati tralasciate canzoni più leggere come “You Look Good In My T-shirt”.

Io personalmente aspettavo con ansia di salire sul “Long Black Train” di Josh Turner e sono stata ampiamente accontentata: 30 minuti di profondo Sud, una splendida voce baritonale che dal vivo fa tremare l’anima.

Purtroppo a causa di problemi tecnici il concerto di Reba è stato contenuto in soli 20 minuti per poi lasciare spazio all’ospite a sorpresa : Kid Rock. E’ stata una scelta che ha lasciato l’amaro in bocca a molti ma sembra ormai che questo artista rock interessi sempre di più, nonostante non rispetti proprio le tradizioni country.

Da evidenziare la performance esplosiva di Miranda Lambert che poi la domenica ha di nuovo fatto capolino duettando a sorpresa con il suo fidanzato Blake Shelton in una romantica “Home” di Michael Bublè. Ci hanno inoltre reso partecipi della notizia del loro imminente matrimonio e Miranda come ogni ragazza orgogliosa del suo amore ha sventolato sotto le telecamere il suo splendido anello di fidanzamento.

Senza dubbio la performance più applaudita e commovente è stata quella di Martina McBride. Nessun cantante riesce a rapire il pubblico, o coinvolgerlo e stupirlo come fa lei. Il termine della sua esibizione finisce sempre con una standing ovation, 4-5 minuti di applausi e Martina in lacrime commossa. Il feeling che si è venuto a creare negli anni tra lei e il Fan Fair è qualcosa di speciale che non ha paragoni.

E’ stato bello rivedere Billy Currington che con il suo terzo album sembra essersi ripreso dopo un periodo di silenzio.

La Zac Brown Band ha raccolto molti applausi. Ormai sono entrati nell’olimpo della musica country confermandosi un’ottima band anche se un po’ alternativa e non proprio honky tonk. Quella sera poi non hanno suonato “Chicken Fried” e questo ha deluso molte persone.

LoCash_Cowboys2La serata si è conclusa con la dinamite dei Rascal Flatts. L’anno scorso, a causa di un temporale, sono stati costretti ad annullare il loro concerto; ma quest’anno ci hanno regalato quasi un’ora di grande musica. Il mio momento preferito è stato sicuramente quando hanno iniziato “Bob That Head”: ho visto lo stadio tremare in un turbinio di colori e giochi di luci.

La serata conclusiva porta la firma del più grande chitarrista country in circolazione : Brad “Mr. Guitar Man” Paisley. Senza nulla togliere agli altri protagonisti della serata (quali Trace Adkins, che ha flirtato con noi ragazze al ritmo di “Honkytonk Badonkadonk”, Justin Moore che ci ha conquistato con la sua “Small Town Usa”, Kellie Pickler e Darius Rucker, entrambi energici e coinvolgenti) il meglio ce lo aspettavamo sicuramente da lui. Ogni volta che ho il privilegio di vederlo dal vivo resto sempre estasiata. Nella sua ora di concerto ha passato in rassegna tutti i suoi successi fino ad arrivare all’ultimo successo, “Water” (acqua), scusandosi poi con il pubblico perché forse quella non era la migliore delle circostanze per eseguire quel brano visto le inondazioni delle settimane scorse.

Anche quest’anno è calato dunque il sipario sul Fan Fair: il motto dell’edizione 2010 – ripetuto in ogni negozio, bar e ufficio – era : Music city is open for business. Thank you for being here.

In più di 200.000 abbiamo affollato le vie di Nashville, augurandoci che la nostra presenza possa aver dato un po’ di respiro all’economia martoriata della città.

Keep the music playing, grazie Nashville.

FOTO DI GLORIA TUBINO
Dall’alto: Gloria con gli Emerson Drive, con i Low Cash Cowboys e ancora i Low Cash Cowboys durante la loro esibizione dal vivo.
 

CMA Music Festival 2010: il record dei “Meet & Greet” va a Taylor Swift

Posted by CountryStateLine on 15th giugno 2010 in Home (News)

I fans in coda per incontrare Taylor Swift (Credit Larry McCormack)Dobbiamo rilevare, dati alla mano, che la regina dell’edizione 2010 del CMA Music Festival è stata Taylor Swift. Il programma ufficiale prevedeva che nella giornata conclusiva della manifestazione, domenica,  Taylor rimanesse per 13 ore con i suoi fans, nell’evento che si chiama “Meet & Greet” (incontra e saluta). In pratica ci si mette in fila allo stand del proprio artista preferito e si aspetta il proprio turno, all’arrivo del quale si hanno uno o due minuti (ma poi tutto dipende in sostanza dall’artista) per stare a quattr’occhi, parlare, conoscersi, farsi una foto e farsi firmare tutto quello che si vuole (l’elenco di quello che i fan si fanno autografare sarebbe lunghissimo…).
In pratica però Swift non ha rispettato il programma ufficiale, poiché a causa di una coda davvero esagerata, ella ha prolungato il suo “Meet & Greet” ben oltre le 21 (ora prevista per la chiusura dello stand). L’apertura, prevista per le 8 della mattina di domenica, ha visto già in coda diverse migliaia di persone e non a tutte alla fine è stato consentito di incontrarla per mancanza di tempo (per accedere allo stand viene dato uno speciale braccialetto che identifica la persona ammessa ad entrare).
Taylor Swift con la sua piccola fan Ashlin (Terry McCormack)Taylor ha voluto poi rendere speciale la giornata di una bambina di 8 anni di Murfreesboro, Ashlin Holland. Ashlin si era messa in coda con i suoi genitori ma non era riuscita ad ottenere il prezioso braccialetto che le sarebbe valso l’incontro con la sua cantante country preferita. Taylor allora è uscita dallo stand, ha scavalcato le transenne, si è avvicinata alla bambina e ha fatto una foto con lei (la potete vedere qui sopra – Credit: Terry McCormack). Per la piccola Ashlin certamente una giornata indimenticabile. La Swift segnava ogni ora che trascorreva coi suoi fans marcando con un piccolo segno fatto con un pennarello il suo braccio ed ha anche eseguito un piccolo concerto acustico aperto a tutti; ma non è riuscita a battere il record del “Meet & Greet”, che appartiene ancora a Garth Brooks che ha incontrato e fatto foto coi suoi fan per 24 ore di fila!
(Nella prima foto in alto, invece, potete vedere parte della coda che si era creata per incontrare Taylor Swift)

CMA Music Festival 2010: caldo e afa

Posted by CountryStateLine on 14th giugno 2010 in Home (News)

Parte della enorme folla vicino al palco durante l'esibizione di Kelli Pickler (Larry McCormack)Ieri anche il CMA Music Festival 2010 si è concluso. Una edizione per la quale fino ad un paio di settimane dall’apertura, tenutasi poi regolarmente giovedì 10, si è molto temuto a causa dei danni che la tempesta di pioggia e la conseguente alluvione di inizio maggio avevano causato a Nashville e dintorni.
Il pericolo durante la quattro giorni della manifestazione è stato in realtà il caldo afoso ed opprimente: una quarantina di persone che stavano girando tra i vari stand hanno dovuto essere ricoverate nella giornata di giovedì principalmente per affaticamento da caldo, come riportato da The Tennessean. Nei giorni del festival il portavoce del Vanderbilt University Medical Center, Jerry Jones, si era detto molto preoccupato perché le temperature erano previste in rialzo e i visitatori in arrivo a Nashville erano previsti in aumento rispetto alle precedenti edizioni. Nella giornata di venerdì, invece, due fan sono stati ricoverati con ferite alle caviglie e altri cinque per problemi legati al caldo. Domenica è stata la giornata peggiore di tutte e quattro: i bollettini sono arrivati alle trecento emergenze causate da problemi legati al caldo dall’inizio del festival, 18 delle quali hanno necessitato di ricovero ospedaliero. Una guardia di sicurezza della CMA è stata trovata morta venerdì all’interno di una tenda medica; nessuna causa è stata ufficialmente dichiarata. Un totale di 1388 persone si sono sentite male nelle 4 tende mediche del CMA Music Festival: eritemi solari, vesciche ed allergie tra i problemi più frequenti. “Il caldo ha accentuato i problemi medici che le persone già avevano” ha dichiarato Leigh Sims, un dirigente del Vanderbilt “Se avevamo un problema di enfisema o di infarto, il caldo lo rendeva peggiore”.
Per tutta la durata del festival la temperatura ha stazionato tra i 35 ed i 40 gradi centigradi.
(Nella foto: parte della enorme folla vicino al palco durante l’esibizione di Kelli Pickler al CMA Music Festival 2010 - Credit: Larry McCormack)