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Country Music Awards 2012: i vincitori

Posted by CountryStateLine on 3rd novembre 2012 in Home (News)

Non è andata come volevo, Martina McBride non ha vinto il premio nella categoria Vocalista Femminile dell’Anno. Ma mi conforta il fatto che l’assegnazione dei premi dei Country Music Awards 2012, svoltisi l’altroieri sera a Nashville, non ha lasciato l’amaro in bocca, come ultimamente qualche volta è accaduto. A partire proprio da chi ha sconfitto Martina, vale a dire Miranda Lambert, la quale ha vinto anche il premio per la categoria Canzone dell’Anno per “Over You”, scritta con il marito Blake Shelton. Proprio Shelton è stato il grande vincitore dei CMA Awards 2012: si è portato via il premio più ambito, quello di Intrattenitore dell’Anno, oltre a quello per Vocalista Maschile e quello in comune con Lambert per la Canzone dell’Anno, ispirata dalla morte del fratello di Blake, Richie, scomparso all’età di 24 anni il 13 novembre 1990. Uno dei momenti più toccanti dell’intero show è stato proprio quando la coppia è salita sul palco per ritirare questo premio. Miranda non è riuscita a trattenere le lacrime e ha lasciato che a parlare fosse Blake: «Ho perso mio fratello in un incidente d’auto quando avevo 14 anni. Più avanti nella vita, quando ho deciso di diventare un cantante country, mi padre mi diceva sempre “figliolo, dovresti scrivere una canzone su tuo fratello”. Ho perso il papà lo scorso gennaio. E’ ancora sorprendente per me che questa sera mio padre abbia ancora ragione».
La categoria più “difficile” era quella per il Gruppo Vocale dell’Anno, tutti parimenti meritevoli e tra i più agguerriti (Lady A, Little Big Town, Zac Brown Band, The Band Perry e Eli Young Band). A vincere sono stati LBT, che si sono portati via anche il premio per il Singolo dell’Anno (“Poonton”) ed i cui ringraziamenti sono stati così numerosi che non è stato loro permesso di terminare l’elenco – Gesù è stato quello che ha ricevuto più ringraziamenti di tutti.
L’ultima notazione la farei per la categoria Nuovo Artista dell’Anno: chiunque avesse vinto quest’anno credo meritasse di portarsi a casa il premio. A contenderselo erano Lee Brice, Thompson Square, Hunter Hayes, Love And Theft e Brantley Gilbert. Ha vinto Hunter Hayes, che salito sul palco ha tentato di leggere una nota scritta su di un pezzo di carta per ringraziare tutti («Non so neanche cosa fare adesso…» ha detto «Grazie a Dio per permettermi di fare quello che faccio. Grazie ai miei fan»).
Di seguito ecco la lista dei vincitori.

Entertainer of the Year
(intrattenitore dell’anno)
Blake Shelton

Female Vocalist of the Year
(vocalista femminile dell’anno)
Miranda Lambert

Male Vocalist of the Year
(vocalista maschile dell’anno)
Blake Shelton

Vocal Group of the Year (Gruppo Vocale dell’Anno)
Little Big Town

Vocal Duo of the Year (duo vocale dell’anno)
Thompson Square

New Artist of the Year (nuovo artista dell’anno)
Hunter Hayes

Album of the Year (album dell’anno)
Eric Church, ‘Chief’

Song of the Year (canzone dell’anno)
(Assegnato agli autori)
‘Over You,’ Miranda Lambert e Blake Shelton

Single of the Year (singolo dell’anno)
Little Big Town, ‘Pontoon’

Musical Event of the Year (evento musicale dell’anno)
‘Feel Like a Rock Star,’ Kenny Chesney e Tim McGraw

Music Video of the Year (video musicale dell’anno)
Toby Keith, ‘Red Solo Cup’

Musician of the Year (musicista dell’anno)
Mac McAnally

 

 

 

ACM Awards 2012: commento e cronaca della 47esima edizione

Posted by CountryStateLine on 9th aprile 2012 in Home (News)

Dunque poche novità sotto il sole dei premi assegnati agli ACM Awards 2012 lo scorso 1 aprile. L’Intrattenitrice dell’anno è ancora una volta (per la seconda volta consecutiva) Taylor Swift (foto Getty Images a lato). Nutrivo pochi dubbi a riguardo. Questo in fondo è il premio degli artisti che hanno la base di fan più larga (poiché il voto dei discografici si combina online con il loro) e riflette sempre l’andamento dei tour dal vivo, dove Taylor ha davvero pochi rivali. Forse al momento solo Brad Paisley e Jason Aldean hanno le carte in regola per batterla (non credo Blake Shelton, nonostante il successo del programma americano “The Voice” e la sua crescente popolarità), a patto che entro il prossimo anno riescano a girare il mondo quanto ha girato lei nell’anno passato. Ma temo che ogni volta che gli “esperti” le assegneranno una nomination, Taylor Swift si porterà sempre a casa il premio.
Il premio alla Migliore Vocalista Femminile è andato a Miranda Lambert. E per lei sono tre di seguito. Un gran bel risultato. Il mio cuore avrebbe preferito Martina McBride: per lei gli ultimi premi vinti in questa categoria risalgono alla doppietta consecutiva 2001-2002 e l’ultima nomination l’aveva avuta quattro anni fa. L’occasione era propizia ma evidentemente  la storia di quelle due vittorie, delle altre 9 nomination in 11 edizioni e gli ottimi riscontri avuti con “I’m Gonna Love You Through It”, il secondo singolo tratto dal suo ultimo album “Eleven”, non sono stati elementi sufficienti per la giuria. Il cuore conta poco, i numeri parlavano chiaro: Miranda e Taylor Swift erano le vere due contendenti al titolo, anche perché la Underwood poco davvero aveva fatto nel 2011 per poter sperare di essere accreditata alla pari. Ben diverso potrebbe essere l’anno prossimo se le vendite del suo nuovo disco in uscita il 1° maggio dovessero andare bene.
D’altronde se è vero che sono la coppia del momento, ad ogni premio vinto da Miranda deve corrispondere un premio vinto da Blake Shelton. Non poteva essere che lui quindi a vincere il premio come vocalista maschile dell’anno. Tutti i nominati della categoria (con Shelton c’erano Jason Aldean, Kenny Chesney, Brad Paisley e Chris Young) nel corso del 2011 hanno messo a segno da due a tre singoli numeri uno e realizzato vendite da record con i loro album. Peccato per Brad Paisley, che ha visto sfumare la chance di vincere il premio per la sesta volta consecutiva. Poche possibilità erano date in partenza per Young, nonostante la sua forte voce country ed una stringa di 5 numeri uno messi a segno in classifica (cosa che nemmeno Garth Brooks e Alan Jackson sono mai riusciti a fare). Shelton ha portato via il riconoscimento della ACM per la prima volta (mentre per la CMA l’ha vinto nelle ultime due edizioni) e direi che questo è l’anno che gli ha dato le maggiori soddisfazioni.
Miglior Duo Vocale dell’Anno  è risultato Thompson Square (foto a sinistra). E non poteva essere diversamente, con i contendenti che si sono ritrovati: troppo presto per Love & Theft, al momento in radio solo con un singolo; Montgomery Gentry non hanno mai vinto in questa categoria con l’Academy of Country Music e sono tornati al successo con un singolo solo dopo quasi 2 anni di assenza (benché siano stati in grado di fare un tour e in radio le loro canzoni non manchino mai); Sugarland hanno avuto i loro problemi con l’incidente all’Indiana State Fair; Steel Magnolia, il duo più promettente del 2011, si sono dovuti dare uno stop a causa del ricovero di Joshua Scott Jones in un centro di recupero per drogati a fine settembre 2011. Chi altri poteva vincere?
Il gruppo più agguerrito ed equilibrato era quello che lottava per il Miglior Gruppo Vocale dell’Anno. Vincitori il gruppo Lady Antebellum (foto a destra), che lo aveva dominato anche per le precedenti due edizioni dopo un periodo di dominio dei Rascal Flatts che lo avevano vinto per ben cinque volte. Ma attenzione a Zac Brown Band e The Band Perry, due gruppi con tutte le carte in regola, mentre ad Eli Young Band rimane la consolazione di avere avuto il singolo più trasmesso dalle radio nel 2001, “Crazy Girl”.
Miranda Lambert si è portata a casa anche il premio per Album dell’Anno per “Four The Record”. Il gruppo in lizza per questo premio ha rappresentato una sorta di cambio ideale della guardia, con Eric Church e Jason Aldean a guidare il nuovo che avanza, vale a dire un sempre più marcato country rock. Lambert, Chesney e Lady Antebellum avevano già tutti in passato ottenuto altre candidature per questa categoria mentre i precedenti due album di Miranda  e “Need You Now” dei Lady Antebellum si erano guadagnati già il trofeo.
A differenza di quanto avevo pronosticato, il premio per il Disco Singolo dell’Anno non è andato a “Tomorrow” di Chris Young (una delle cinque sue numero uno consecutive) bensì a “Don’t You Wanna Stay” di Jason Aldean e Kelly Clarkson (qui a sinistra, fotografati mentre ritirano il premio), che si sono aggiudicati anche il Vocal Event Of The Year. Sono stati sconfitti “Crazy Girl” di Eli Young Band – come detto il singolo più trasmesso dalle radio nel 2011 – e “You and Tequila” che ha quasi raggiunto lo stesso risultato.
Eli Young Band hanno però giustamente ottenuto il premio per la Canzone dell’Anno, sconfiggendo “You and Tequila” di Kenny Chesney e Grace Potter, “Threaten Me With Heaven” di Vince Gill, “Just a Kiss” di Lady Antebellum e “Home” di Dierks Bentley.
Nessun candidato per il premio Video dell’Anno era più ideale di “Red Solo Cup” di Toby Keith, che infatti ha vinto (anche se il video di Swift “Mean” era un avversario molto ostico) confermando quanto lasciato intravedere nel corso del 2011: una canzone il cui successo è derivato proprio dal suo video, che come un virus ha iniziato a girare vorticosamente su YouTube ed è diventato quasi un fenomeno culturale. Meritato.
Tra i premi più ambiti, chiudiamo con quello al Nuovo Artista dell’Anno, andato a Scotty McCreery (foto Getty Images a destra), che ha dimostrato di avere le carte in regola per sfondare e che, grazie alla sua esposizione mediatica durante la trasmissione “American Idol”, ha dimostrato di avere alle spalle un numero di fan già sufficiente per spaventare le più giovani star al momento in cima alle preferenze. Gli sconfitti sono stati Brantley Gilbert, che avrebbe sicuramente vinto se il premio in questione fosse assegnato da appartenenti all’industria discografica anziché – fondamentalmente – dai fan, e Hunter Hayes che è giovanissimo e avrà migliori chance l’anno prossimo.

LO SHOW
Per quanto riguarda lo show trasmesso dalla CBS, caliamo prima di tutto un velo pietoso sulla esibizione di Ashton Kutcher chiamato (chissà da chi, chissà perché) a cantare una canzone di George “The King” Strait, “I Cross My Heart”, scimmiottandolo in maniera vergognosa. L’edizione si è aperta con una splendida Carrie Underwood che è entrata sul palco in un bellissimo (e cortissimo! Vedere la foto) vestito color magenta che faceva da contraltare al bianco con cui erano vestiti i membri della sua band. Carrie ha cantato – con qualche imprecisione – il suo ultimo singolo (poco) country e (molto) pop, “Good Girl”, mentre su una serie di schermi giganti dietro di lei danzava un gruppo di ballerine, la cui figura era proiettata con un gioco di luci.
A seguire l’ingresso dei due conduttori, Reba McEntire e Blake Shelton, che hanno divertito per tutta la serata con le loro battute e le loro punzecchiature reciproche. «Benvenuti alla festa dell’anno della country music!» ha detto Blake entrando con Reba. «Bene, Blake tu hai fatto festa la scorsa notte?» ha chiesto Reba. «Non ricordo… Ho bevuto due bicchieri di troppo rispetto al mio limite, e quattro meno del limite di Randy Travis!» (un sarcastico riferimento alla vicenda di cui ho parlato anche su CountryStateLine – vedi). D’accordo, le battute fanno parte del programma e sono studiate a tavolino ma – come le barzellette – se non sono dette nella maniera migliore, con il giusto tono e nei giusti tempi, non fanno ridere nessuno. Cosa che invece non è successa alla coppia, che è riuscita a mantenere sempre alto il tono e la verve della diretta. In uno dei più divertenti siparietti tra di loro, Reba ha fatto notare a Blake, così giovane, come fino a pochi anni fa non fosse propriamente uno famoso e che non ci sia traccia di un suo “passato” recente negli annali della country music. Blake allora ha risposto che lui di Reba non ha mai avuto modo di conoscere nulla dei suoi primi lavori discografici fino a quando a casa non hanno installato il canale History Channel. Oppure quando Blake, dopo aver visto il gruppo dei Kiss tra il pubblico, ha detto: «Ehi sapete che ci mettono quattro ore a truccarsi per apparire così come li vedete?» E poi, guardando insistentemente Reba, ha aggiunto: «Riuscite ad immaginare qualcun altro la cui seduta di trucco abbia la stessa durata?» Il pubblico si è molto divertito.
Le prime esibizioni hanno visto Chris Young cimentarsi sul palco dell’MGM Grand Garden Arena nella la sua up-tempo “Save Water, Drink Beer” e Zac Brown Band entusiasmare un folto gruppo di fan all’esterno del Mandala Bay Casino (dove si è svolta una parte della diretta, condotta dagli Sugarland) con “Keep Me in Mind”. Tornati in interni, è stata la volta di “Postcard From Paris” dei The Band Perry (foto a destra) con una scatenata Kimberly Perry protagonista di uno show da vera star. Una presenza scenica che non è da tutti, e soprattutto non si insegna. Il premio per la Canzone dell’Anno è stato consegnato ad una emozionatissima Eli Young Band per la loro “Crazy Girl” da parte degli autori Lee Brice e Liz Rose. Il cantante Mike Eli è apparso sinceramente scioccato per la vittoria dicendo di avere sognato questo momento per tutta la vita.
Se è parso che quest’anno ci fossero più esibizioni dal vivo, è perché è stato proprio così. Per far ciò, un paio di premiazioni sono state eliminate dal programma della diretta televisiva, vale a dire il premio per il Duo Vocale dell’Anno e quello per il Video dell’Anno.
Quando Miranda Lambert ha ritirato il premio per l’Album dell’Anno ha detto «I miei album sono come bambini. E’ quello che mi da il motivo per alzarmi alla mattina». Più tardi nel corso della serata, Miranda ha reso una delle migliori performance di questa edizione degli ACM Awards cantando “Over You” che il marito Blake Shelton ha definito “la canzone più importante e personale della nostra vita insieme”. Mica bruscolini. Cinta da un bellissimo vestito nero, l’intensa esecuzione di questa canzone che parla di perdite e di dolori da parte della Lambert ha dimostrato ancora una volta come questa cantante non abbia davvero bisogno di fuochi d’artificio né di altri fronzoli per attirare l’attenzione sulla sue straordinarie capacità vocali.
Un altro grande momento è stato l’ingresso su palco dell’MGM Grand , in vestito e trucco di scena completi, dei già citati Kiss, che hanno premiato i Lady Antebellum come Gruppo Vocale dell’Anno. Forse in onore di questo storico gruppo rock degli anni ‘70 la successiva esibizione da parte di Lady A di “Dancin’ Away With My Heart” si è svolta in una avvolgente cortina fumogena.  E’ stato poi il turno di Eric Church (foto a destra) con “Springsteen” mentre le telecamere inquadravano Keith Urban e Nicole Kidman in platea che cantavano con il pubblico. A proposito, ma Church ci va anche a letto con quegli occhiali da sole?
Brad Paisley con la sua “Camouflage” ha conquistato il pubblico con gusto, mettendo in mostra il suo tradizionale tocco veloce di chitarra. Brad è poi riapparso più tardi nella serata per suonarla accompagnando Zac Brown’s Band in “Whiskey’s Gone” vestito con un berretto simile al copricapo di Zac (i due nella foto più sotto).
Jason Aldean, che con Kelly Clarkson e Michael Knox ha vinto il premio per il Disco Singolo dell’Anno, ha detto che l’intuizione di registrare questa canzone è stata giusta. «Ho pensato subito che per essa ci volesse una voce femminile e Kelly è stato il primo nome a venirmi in mente». Reba McEntire ha reso omaggio allo scomparso Earl Scruggs prima che  Steve Martin (si, l’attore)salisse sul palco per suonare “Banjo”, il nuovo singolo dell’ultimo disco di Rascal Flatts. Martin è apparso però un po’ in disparte, defilato in secondo piano.
Blake Shelton ha poi presentato “Red Solo Cup” di Toby Keith definendolo come “il più grande successo a sorpresa da quando Osama Bin Laden ha detto Ma Chi è Toby Keith??” e Keith ha cantato la sua hit passeggiando tra il pubblico in giro per l’arena tenendo per le mani (sia l’uno che gli altri) un bicchiere rosso. Tim McGraw e Kenny Chesney (una spettacolare infilata di ben NOVE candidature agli ACM Awards di quest’anno per Kenny!) hanno fatto una splendida figura insieme in “Feel Like a Rockstar”, che è stato rilasciato alle radio proprio durante la diretta dello show. Sospetto che il loro “Brothers of the Sun Tour” questa estate avrà un grande successo.
Un’altra eccellente esibizione è arrivata da Dierks Bentley, che è stato presentato da un video di Bono: «La sua musica mi raggiunge fin nella mia cucina a Dublino» ha detto la leggendaria rockstar prima che Bentley cantasse una versione molto da “arena” di “Home” che tutti hanno cantato con lui e che non avrebbe sfigurato ad un concerto degli U2.
Sinceramente l’esibizione di Martina McBride e Pat Monahan in “Marry Me” (foto a sinistra) non l’ho capita: i due hanno cantato mentre dietro di loro su di un palchetto un trio di (presumibili) attori composto da un reverendo e una coppia di sposi nell’atto di unirsi in matrimonio si frapponevano al cantato con le loro parole, facendo un mix assolutamente fastidioso e incomprensibile con un mix audio per di più assolutamente sballato.
Al momento della consegna del premio come Migliore Vocalista Maschile, Blake Shelton ha detto: «Non mi aspettavo che mi arrivasse! Pensavo sarebbe andato alla canzone di Dierks (Bentley). E’ stata una strada lunga e difficile, e ne abbiamo ancora tanta da percorrere!».
Altre esibizioni della serata: “For You” di Keith Urban dal film “Act of Valor”, “Drink On It” di Blake Shelton. Little Big Town hanno fatto un mix tra “Here’s Hope” di Hunter Hayes e “Imagine” di John Lennon con un coro di bambini per sensibilizzare il pubblico ad una raccolta fondi per il Terzo Mondo denominata “Child Hunger Ends Here” (letteralmente: la fame dei bambini finisce qui). Jason Aldean poi ha cantato “Fly Over States” e Sara Evans (bellissima!) si è esibita nella sua “My Heart Can’t Tell You No” (ultima foto in basso a destra).
Tra le artiste che non si sono esibite c’è stata Taylor Swift. Quando ha ritirato il suo secondo consecutivo premio come Intrattenitrice dell’Anno ha detto: «Ai colleghi coi quali sono stata candidata dico “vi rispetto tantissimo e vi voglio bene! Lavoriamo duro e cerchiamo di ricompensarvi. Grazie ai fan per aver votato e anche alla mia famiglia!»
A chiudere la serata un’altra esibizione di Blake Shelton, a cui si è unito Lionel Richie per duettare insieme con la hit di Richie “You Are” che è inclusa nel suo nuovo disco “Tuskegee” da poco uscito.

Per vedere la lista completa dei vincitori
CLICCATE QUI

Per le foto ringrazio il sito dell’
Academy
of Country Music

ACM Awards: i vincitori. Domina Lambert, ma l’Entertainer è Swift!

Posted by CountryStateLine on 5th aprile 2011 in Home (News)

Miranda Lambert in posa nella sala stampa con i premi vinti (Foto Denise Truscello/WireImage.com)E’ stata Miranda Lambert, ancora una volta, la grande vincitrice di questa 46esima edizione degli Academy of Country Music Awards essendosi accaparrata domenica sera quattro premi su sette nomination ricevute. Ma il premio più prestigioso, quello di Entertainer of the Year (Intrattenitrice dell’Anno), assegnato per il terzo anno consecutivo esclusivamente dal voto dei fan, le è stato “soffiato” da Taylor Swift. Taylor era comprensibilmente emozionata di vincere questo premio mentre abbracciava i suoi colleghi Brad Paisley e la stessa Lambert. «E’ la prima volta in assoluto che vinco questo premio e sto impazzendo. Il fatto che questo riconoscimento venga dal pubblico e dai fan lo rende meraviglioso. Grazie a loro e a tutti quelli che mi hanno votato.» Dicendo che era appena rientrata negli Stati Uniti dal suo tour mondiale Swift ha aggiunto: «Grazie per questo strepitoso regalo di bentornata a casa e per non avermi scordata. Grazie ai fan, questo è la cosa migliore che mi sia mai accaduta. Grazie mille!»
Taylor Swift sul palco mentre riceve il premio "Entertainer of the Year" (Foto Ethan Miller/Getty Images North America)Lambert ha vinto il premio Female Vocalist of the Year (Vocalista Femminile dell’Anno), Video of the Year (Video dell’Anno), Song of the Year (Canzone dell’Anno) e Single of the Year (Singolo dell’Anno) con “The House That Built Me”. Ritirando quest’ultimo premio Miranda non ha proferito parola, lasciando l’onore del discorso ad Allen Shamblin, che ha scritto la canzone con Tom Douglas. Shamblin ha ringraziato i suoi genitori per la casa di cui al titolo del brano e ha chiesto di pregare per tutti quei bambini che una casa non ce l’hanno e che di conseguenza crescono senza una guida e una protezione
Anche i Lady Antebellum hanno avuto una serata piacevole, portandosi via i premi Album of the Year (Album dell’Anno) per “Need You Now” e quello per Vocal Group of the Year (Gruppo Vocale dell’Anno). Il trio è stato chiamato due volte sul palco a distanza di pochi minuti e la cosa è stata molto divertente. Nella seconda occasione non hanno potuto che estendere la lista delle
Brad Paisley durante la sua esibizione ai 46esimi ACM Awards con gli "Alabama" Jeff Cook, Randy Owen, and Teddy Gentry (Foto Kevin Winter/ACMA2011/Getty Images North America)persone da ringraziare, primi fra tutti la loro casa discografica, Capitol Nashville. Charles Kelly ha ringraziato Miranda Lambert per non essere stata nominata anche nella categoria “Album of the Year” con loro, visto che si era portata a casa il premio l’anno scorso… Hillary Scott a ruota ha fatto il solito giro di ringraziamenti ufficiali . Lady A per il premio Top Vocal Group (Miglior Gruppo Vocale) hanno sconfitto Zac Brown Band, The Band Perry, Little Big Town e Randy Rogers Band, mentre per l’Album dell’Anno hanno sconfitto I presentatori della serata Reba McEntire and Blake Shelton sul palco dei 46esimi ACM Awards (Foto Kevin Winter/ACMA2011/Getty Images North America)soprattutto Taylor Swift con il suo “Speak Now”. Brad Paisley, che si è esibito dal vivo con gli Alabama, è il Vocalista Maschile dell’Anno (Male Vocalist of the Year), mentre gli Sugarland sono il Duo Vocale dell’Anno. Evento vocale dell’anno è andato a “As She’s Walking Away” di Zac Brown Band con Alan Jackson. The Band Perry, con quasi 155mila voti ricevuti dai fan online e via sms, si sono portati via il premio come Best New Artist (Miglior Nuovo Artista) sconfiggendo Eric Church. Kimberley Perry ha detto «Nei Band Perry siamo come una famiglia e questo ci rende molto umili. Le nostre canzoni vi appartengono nella maniera più assoluta». Molto applaudito l’abbraccio tra Band Perry ed Eric Church prima che il trio ritirasse il premio.
Qualche curiosità sulla 46esima edizione degli Academy of Country Music Awards. Questa è stata la tredicesima volta che Reba McEntire ha condotto la serata di premiazione, mentre per Blake Shelton è stato l’esordio. Brad Paisley è l’unico artista ad aver vinto tre o più premi consecutivi nella categoria Male Vocalist of the Year: con questo sale a quota 5 di fila. Per i Lady Antebellum si tratta della prima volta in cui vincono il premio per l’Album dell’Anno; precedentemente avevano vinto il premio Vocal Group of The Year (Gruppo Vocale dell’Anno) nel 2010.

Di seguito i vincitori per le 13 categorie votate dai membri (escluse le categorie Entertainer of the Year e New Artist che sono votate da una combinazione di membri e di fan):

  • ENTERTAINER OF THE YEAR: Taylor Swift
  • MALE VOCALIST OF THE YEAR: Brad Paisley
  • FEMALE VOCALIST OF THE YEAR: Miranda Lambert
  • VOCAL DUO OF THE YEAR: Sugarland
  • VOCAL GROUP OF THE YEAR: Lady Antebellum
  • NEW SOLO VOCALIST OF THE YEAR (già annunciato): Eric Church
  • NEW VOCAL GROUP/GROUP OF THE YEAR (già annunciato): The Band Perry
  • NEW ARTIST OF THE YEAR: The Band Perry
  • ALBUM OF THE YEAR (Premio all’artista/Produttore/Casa Discografica): Need You Now – Lady Antebellum (Capitol Record Nashville) – Prodotto da: Paul Worley
  • SINGLE RECORD OF THE YEAR (Premio all’artista/Produttore/Casa Discografica): The House That Built Me – Miranda Lambert (Columbia Nashville) –Prodotto da: Frank Liddell, Mike Wrucke
  • SONG OF THE YEAR (Premio all’autore/editore/artista): The House That Built Me – Miranda Lambert. Autori: Tom Douglas, Allen Shamblin. Editori: Built On Rock (ASCAP), Sony/ATV Tree Publishing (BMI), Tomdouglasmusic (BMI)
  • VIDEO OF THE YEAR (Premio al produttore/Regista/Artista): The House That Built Me (premio consegnato fuori diretta tv). Produttore: Trent Hardville. Regista: Trey Fanjoy
  • VOCAL EVENT OF THE YEAR (Premio all’artista/Produttore(Casa Discografica): As She’s Walking Away – Zac Brown Band feat. Alan Jackson (Southern Ground/Roar/Bigger Picture/Atlantic). Prodotto da: Zac Brown, Keith Stegall

Per rivedere l’elenco completo delle candidature cliccate QUI

Per le foto di questo post si ringraziano WIREIMAGE.COM e GETTY IMAGES NORTH AMERICA

 

 

 

Tutti i vincitori dei 44esimi CMA Awards di novembre

Posted by CountryStateLine on 6th dicembre 2010 in Home (News)

Brad Paisley e Carrie UnderrwoodSono state le due coppie più ammirate, nella celebrazione della musica country dello scorso 10 novembre, ai 44esimi CMA Awards. La prima, Brad Paisley e Carrie Underwood (nella foto), la coppia di presentatori; la seconda, Miranda Lambert e Blake Shelton, fidanzati e vincenti in categorie importanti. Paisley si è portato via anche il premio più prestigioso e ambìto, quello di intrattenitore dell’anno. Dopo essere stata candidata a ben 9 premi, Miranda Lambert si è portata via solo tre premi e si è esibita sul palco 2 volte. La cantante ha celebrato la vittoria del suo primo premio quale Vocalista Femminile dell’Anno nel giorno del suo 27esimo compleanno sinceramente emozionata, così come lo era Shelton; entrambi hanno avute parole sincere durante il loro breve discorso di ringraziamento (Blake ha vinto il suo primo premio come Artista Vocale Maschile e il premio per l’evento musicale dell’anno con Trace Adkins con la loro “Hillbilly Bone”). Miranda Lambert ha ringraziato uno dei suoi idoli, Loretta Lynn, che nel corso della serata si è unita a lei ed a Cheryl Crow per cantare una versione della hit della Lynn “Coal Miner’s Daughter” (Lynn fu la prima artista a vincere il premio come “Intrattenitrice dell’Anno” per la CMA nel 1972). In una intervista nel backstage Loretta Lynn ha dichiarato che oggi “nessuno è country come Miranda nel mondo della country music”; si può dire quindi che il futuro di Miranda è più che roseo…
Insomma, non è più il tempo di Faith Hill e Tim McGraw, o di Keith Urban e Nicole Kidman. Una nuova coppia ora domina l’attenzione con il suo stile a volte estremo country-rock-bluegrass. E’ il loro momento d’oro, una bella storia d’amore che si intreccia con le loro vicende musicali.
Brad Paisley ha ancora una volta dimostrato la sua genuinità e la sua spontaneità durante il discorso di accettazione del premio di intratteniore dell’anno: senza aver preparato niente, mentre ringraziava suo nonno, la fedeltà dei suoi fan e quella alla tradizione della musica country, si è improvvisamente sciolto alle lacrime senza più riuscire a mettere una parola dietro l’altra. E’ bello vedere tanta umiltà conservata ancora così bene.
Perfetta oltre ogni immaginazione l’esibizione dei Lady Antebellum, che hanno eseguito la loro popolarissima “Need You Now”, ormai la canzone più programmata dalle radio americane. Un pò in ombra quelle di George Strait e Alan Jackson, forse un pò amareggiati per non aver vinto nulla a questo giro.
Di seguito la lista dei vincitori (per rivedere quelle che erano le nominations cliccare qui).


Entertainer of the Year

Brad Paisley


Female Vocalist of the Year

Miranda Lambert


Male Vocalist of the Year

Blake Shelton


Album of the Year

(Premio all’artista e al produttore)

«Revolution»

Miranda Lambert

Prodotto da Frank Liddell e Mike Wrucke

Columbia Nashville


Musical Event of the Year

(Il premio va ad ogni singolo artista)

“Hillbilly Bone”

Blake Shelton con Trace Adkins

Reprise Records

New Artist of the Year

Zac Brown Band


Vocal Group of the Year

Lady Antebellum


Vocal Duo of the Year

Sugarland


Single of the Year

(Il premio va all’artista e ai produttori)

“Need You Now”

Lady Antebellum

Prodotto da Paul Worley and Lady Antebellum

Capitol Records Nashville


Song of the Year

(Il premio va agli autori)

“The House That Built Me”

Tom Douglas e Allen Shamblin


Music Video of the Year

(Il premio va all’artista e al regista)

“The House That Built Me”

Miranda Lambert

Diretto da Trey Fanjoy


Musician of the Year

Mac McAnally – Chitarra

45esimi ACM Awards: i vincitori

Posted by CountryStateLine on 11th maggio 2010 in Home (News)

Reba McEntire, presentatrice degli ACM Awards per la 20esima volta La notte dei 45esimi Academy of Country Music Awards è stata una notte magica per tutti, a cominciare da Reba McEntire che l’ha condotta per la ventesima volta in una forma a dir poco smagliante (foto a sinistra), ma in modo particolare per Carrie Underwood, Miranda Lambert e i Lady Antebellum. Ancora una volta, quasi mezzo milione di devoti fan della country music hanno votato per la categoria Intrattenitore dell’Anno attribuendo la vittoria di quello che da sempre è considerato come il più prestigioso dei riconoscimenti a Carrie Underwood, che in delicato vestito a caratteri floreali ha eseguito una bella versione acustica di “Temporary Home”, tratta dal suo album “Play On” (foto sotto).
Carrie Underwood durante la sua esibizione di "Temporary Home"Underwood è la prima artista femminile ad aver mai vinto questo premio due volte e solamente la settima cantante country a farlo nei 40 anni di esistenza della categoria all’interno dei CMA Awards; i precedenti videro Loretta Lynn nel 1975, Dolly Parton nel 1977, Barbara Mandrell nel 1980, Reba McEntire nel 1994, Shania Twain nel 1999, le Dixie Chicks nel 2000 e – appunto – la Underwood l’anno scorso. La quale ha anche ricevuto il Triple Crown Award (letteralmente: il premio della triplice corona) grazie alle sue passate vittorie nelle categorie di Intrattenitrice dell’Anno, Miglior Vocalista Femminile e Miglior Nuova Vocalista Femminile (cosa riuscita prima solo a Barbara Mandrell nel 2004). Una bella rivincita sulla sua diretta concorrente, Taylor Swift, in questo giro tornata a casa a mani vuote.
Brad Paisley dopo il suo tuffo in acqua durante l'esibizione agli ACM AwardsBrad Paisley ha vinto il premio quale Miglior Vocalista Maschile e Miranda Lambert quello per Miglior Vocalista Femminile. Questa è la quarta consecutiva vittoria di Paisley nella categoria (unico nella storia della ACM) e  la prima per Lambert. Da segnalare la divertente performance di Paisley, che nell’eseguire la sua canzone “Water” (tratta dal suo ultimo lavoro “American Saturday Night”) ha concluso gettandosi in una piccola vasca che si è aperta sul palco sotto di lui (foto qui sopra).
Laura Bell BundyNella notte dominata dalle donne del country ha avuto il suo spazio anche la 29enne Laura Bell Bundy, cantante e ballerina veterana dei palchi di Broadway, che per diversi giorni precedenti la serata della premiazione aveva provato sul palco la canzone che ha poi eseguito in compagnia di diversi ballerini cowboy, quella “Giddy On Up” tratta dal suo secondo album “Achin’ and Shakin’ “, recentemente uscito, che si propone al mercato country con un sound che di classico ha nulla e che predilige gli arrangiamenti adatti alla line dance. La sua mise (vedi foto sopra), unita ai suoi movimenti ammiccanti e sensuali, ha attirato l’attenzione di tutti i maschietti nella sala dell’ MGM Grand Garden Arena di Las Vegas.
Ma torniamo alla nostra musica preferita. Brooks & Dunn hanno chiuso alla grande la loro carriera in duo vincendo il premio Miglior Duo Vocale e cantando dal vivo per l’ultima volta ai CMA Awards la canzone più richiesta dai loro fan tra una selezione di sei svoltasi online precedentemente allo show del 18 aprile scorso. La vincente della sestina è risultata essere “My Maria” che – detto per inciso, ammesso che a qualcuno di voi importi saperlo – era quella che anche io avevo votato. Con la vittoria di quest’anno, Brooks & Dunn hanno cumulato la stratosferica cifra di 27 trofei dell’Academy, più di ogni altro artista nella storia della ACM.
Lady A ritirano il premioLady Antebellum (qui a lato) si sono portati a casa con grande merito il loro primo premio quale Miglior Gruppo Vocale, oltre ad accaparrarsi un totale di cinque riconoscimenti: nelle categorie Singolo dell’Anno (sia come artisti che come produttori), Canzone dell’Anno (sia come artisti che come autori) e Miglior Gruppo Vocale. Più di chiunque altro in quest edizione.
Il duo Montgomery Gentry è stato insignito del 9° riconoscimento annuale della ACM che si chiama “The Home Depot Humanitarian Award” e che viene attribuito all’artista o al gruppo che – traduco testualmente dalla motivazione – nella industria della country music si è più distinto nel servire gli altri, ha una generosità di spirito ed una speciale inclinazione nell’aiutare a costruire i sogni di coloro che versano in condizioni di bisogno. Si, perchè Eddie Montgomery e Troy Gentry hanno devoluto molto del loro tempo e della loro energia nel fare delle esigenze dei bisognosi il loro obiettivo. Essi sono infatti attivi partecipanti in innumerevoli enti ed organizzazioni caritatevoli, alle quali danno il loro nome, talento e capacità. Insieme hanno massicciamente servito e supportato l’esercito degli Stati Uniti e tante altre associazioni come la TJ Martell Foundation, che Gentry aiuta anche come membro del Consiglio di Amministrazione. Essi hanno anche dedicato del loro tempo personale ad un paio di associazioni filantropiche. Montgomery da il suo supporto a Camp Horsin’ Around, vicino Lexington (Kentucky), che si occupa di fornire aiuto e attrezzature specialistiche a bambini con serie malattie croniche e difficoltà motorie. Inoltre, Gentry sostiene anche economicamente la fondazione Make-A-Wish-Foundation nel Tennessee.
Ma eccovi la lista dei vincitori nelle 16 categorie votate dai membri della ACM (ivi comprese le categorie di Intrattenitore dell’Anno e Miglior Nuovo Artista, che sono state votate da un mix di membri professionisti della ACM e di fan):
Entertainer of the Year
(Intrattenitore dell’Anno)
• Carrie Underwood
Top Male Vocalist of the Year
(Migliore Vocalista Maschile dell’Anno)

• Brad Paisley
Top Female Vocalist of the Year
(Migliore Vocalista Femminile dell’Anno)
• Miranda Lambert
Top Vocal Group of the Year
(Miglior Gruppo Vocale dell’anno)
• Lady Antebellum
Top Vocal Duo of the Year
(Miglior Duo Vocale dell’Anno)
• Brooks & Dunn
TOP NEW ARTIST
(Miglior Nuovo Artista)
• Luke Bryan
ALBUM OF THE YEAR
(Album dell’Anno)
[Premio all'Artista/Produttore/Casa Discografica]
• Revolution – Miranda Lambert (Columbia Nashville)
Prodotto da: Frank Liddell, Mike Wrucke
SINGLE RECORD OF THE YEAR
(Singolo dell’Anno)
[Premio a Artista/Produttore/Casa Discgrafica]
• Need You Now – Lady Antebellum (Capitol Records Nashville)
Prodotto da: Lady Antebellum, Paul Worley
SONG OF THE YEAR
(Canzone dell’Anno)
[Premio a Compositore/Editore/Artista]
• Need You Now – Lady Antebellum
Compositori: Dave Haywood, Josh Kear, Charles Kelley, Hillary Scott
Editore: EMI Foray Music (SESAC), Darth Buddha (ASCAP), Dwhaywood Music (BMI), Hillary Dawn Publishing (SESAC), Radiobullets Publishing (BMI), Warner-Tamerlane Publishing Corp. (BMI), Year Of The Dog Music (ASCAP)
VIDEO OF THE YEAR
(Video dell’Anno)
[Premio a Produttore/Regista/Artista] (Off Camera Award)
• White Liar – Miranda Lambert
Produttore: Tameron Hedge
Regista: Chris Hicky
VOCAL EVENT OF THE YEAR
(Evento Vocale dell’Anno)
[Premio ad Artista/Produttore/Casa Discografica] (Off Camera Award)
• Hillbilly Bone – Blake Shelton featuring Trace Adkins (Reprise Records /Warner Music Nashville)
Produttore: Scott Hendricks
TRIPLE CROWN AWARD WINNER
• Carrie Underwood
THE HOME DEPOT HUMANITARIAN AWARD
• Montgomery Gentry

Tutte le foto dell’articolo: ACM / Getty Images

43esimi CMA AWARDS: i vincitori

Posted by CountryStateLine on 17th novembre 2009 in Home (News)

CMA_AwardsEcco i vincitori dei CMA Awards decretati nel corso della serata dell’11 novembre presso il Sommet Center di Nashville presentata dal duo Carrie Underwood e Brad Paisley. Sarà di certo ricordata come l’edizione dominata dalla “nuova arrivata” Taylor Swift la quale, piaccia o meno lo stile del suo “country”, a 19 anni si porta a casa in una volta sola ed al suo esordio quattro premi, tre dei quali tra i  più importanti. Vedremo se saprà confermare quanto lasciato intravedere in questo 2009. Mi dilungherò in altra sede sulla cronaca della serata, a beneficio di chi non avesse potuto seguirla. Intanto ecco l’elenco dei vincitori (per rivedere quali fossero le nomination cliccate qui).

ENTERTAINER OF THE YEAR
Taylor Swift

MALE VOCALIST OF THE YEAR
Brad Paisley

FEMALE VOCALIST OF THE YEAR
Taylor Swift

VOCAL GROUP OF THE YEAR
Lady Antebellum

VOCAL DUO OF THE YEAR
Sugarland

NEW ARTIST OF THE YEAR
Darius Rucker

ALBUM OF THE YEAR
«Fearless»
Taylor Swift

Prodotto da Nathan Chapman e Taylor Swift
(Big Machine Records)

SINGLE OF THE YEAR
«I Run To You»
Lady Antebellum
Prodotto da Victoria Shaw e Paul Worley
(Capitol Records Nashville)

SONG OF THE YEAR
«In Color»
Scritta da Jamey Johnson, Lee Thomas Miller e James Otto

MUSICAL EVENT OF THE YEAR
«Start A Band»
Brad Paisley – duetto con Keith Urban
(Arista Nashville)

MUSIC VIDEO OF THE YEAR
«Love Story»
Taylor Swift
Diretto da Trey Fanjoy

MUSICIAN OF THE YEAR
Mac McAnally – Chitarra