15° International Festival of Country Music: sul palco Reba, Skaggs, Asleep at The Wheel e Charlie Pride

Parto ovviamente prima di tutto di Reba McEntire (foto a sinistra di John Russell /CMA), 57enne splendida regina indiscussa del country-pop da quasi 40 anni nei quali, oltre a sfondare come cantante, attrice e conduttrice televisiva, è riuscita a creare un vero e proprio impero commerciale attorno alla sua Starstruck Entertainment, fondata negli anni ’90 e con cui ha cominciato ad autogestirsi insieme al marito Narvel Blackstock (ora imprenditore e suo manager, conosciuto quando suonava la steel guitar nella sua band) con cui è sposata dal 1989. Con più di 40 dischi pubblicati (tra raccolte, album a tema e dischi in studio), quasi 70 milioni di dischi venduti nel mondo, 63 Top Ten hits in carriera, 2 Grammy Awards, una stella sulla Hollywood Walk of Fame, 7 premi della Academy of Country Music come “Top Female Artist” e 4 della Country Music Association come “Female Vocalist of the Year” (vinti consecutivamente!) il concerto di Reba è – da solo – una occasione imperdibile per chi ama questo genere musicale. «La mia band, il mio staff ed io non vediamo l’ora di tornare a suonare in Europa» ha detto la cantante «L’ultima volta che ci esibimmo là era il 1999! Siamo stati molto impegnati in questi circa dieci anni sul fronte televisivo con il nostro show “Reba TV” e in giro per concerti nel nord America. Di viaggiare oltreoceano proprio non ne avevamo il tempo! Adesso siamo molto eccitati di poter tornare all’estero e di poter suonare sia il vecchio che il nuovo repertorio per il nostro pubblico europeo, che è sempre stato così buono con noi!»
Di Ricky Skaggs (foto Rick Diamond/Getty Images qui a sinistra) e dei suoi 14 Grammy (!!) vinti in carriera ho parlato in più di una occasione su CountryStateLine, l’ultima in occasione dei 17esimi Inspirational Country Music Awards dello scorso ottobre (vedi articolo): grazie a lui potremo assaporare di nuovo quella musica bluegrass che senza artisti come Skaggs farebbe davvero fatica a esporsi al grande pubblico (soprattutto europeo).
Gli appassionati di musica country, specie quelli già persi per questo genere negli anni ’90, conosceranno bene il country-soft-rock dei Lonestar (foto a destra): è proprio del 1995 il loro omonimo esordio nelle classifiche e da allora 10 dei loro brani hanno scalato le charts country fino alla posizione numero uno. Molti (se non tutti) di voi ricorderanno “Amazed”, anche se io amo tra le tante anche (e forse più) “Tequila Talking”, “Running Away With My Heart”, piuttosto che la celeberrima “No News” (tutte e tre tratte dal loro primo disco), “What About Now”, “Tell Her” e “Smile”. I Lonestar sono stati in Svizzera già quest’anno a febbraio in occasione dello Schützenhaus Albisgütli Country Music Festival di Zurigo; ma chi li ha visti a Zurigo non li ha visti nella loro formazione storica: la voce Richie McDonald, che aveva abbandonato la band nel 2007 per tentare la fortuna da solista (sostituito dal pur bravo cantante Cody Collins, il quale aveva fatto col gruppo la trasferta europea di inizio anno), è tornato infatti all’ovile. Quindi bye bye Cody!
Gli Asleep at The Wheel (a sinistra) col suo leader-gigione Ray Benson (unico membro fondatore rimasto nel gruppo, entrato quest’anno nel decennio che celebra i 40 anni della loro attività) suonano un western swing che sicuramente farà divertire il pubblico con uno show che non sarà costituito solo dal cantare ma anche dal divertire (e divertirsi) cantando, coinvolgendo con battute alla Little Jimmy Dickens e numeri da circo con Benson a fare il giocoliere, tra un suo pezzo originale, uno di Bob Wills ed uno di Cindy Walker. Li ricordo bene al Country Night festival di Gstaad (Svizzera) nel settembre del 2000: furono una gioia per occhi e orecchi, grazie anche alla strepitosa Cindy Cashdollars, talentuosa steel e pedal-steel player, e al violinista Jason Roberts.
Con gli Asleep arriva dal Mississippi un’altra stella di prima grandezza: Charlie Pride (foto Ryan Miller / Getty Images a destra), pienamente in attività nonostante i suoi 73 anni ed una operazione alle corde vocali per la rimozione di un tumore nel 1997. E’ uno dei 20 artisti country che hanno venduto più di tutti in assoluto con più di 70 milioni di album, 31 album d’oro, 4 di platino, membro della Country Music Hall of Fame e una stella anche lui sulla Walk of Fame di Hollywood. Per la RCA Mr. Pride, primo afro-americano ad esibirsi al Grand Ole Opry nel 1967, è addirittura secondo solo ad Elvis Presley in fatto di vendite di dischi. Pochi titoli bastano a far capire di chi stiamo parlando: “Kiss An Angel Good Morning” (a cui Heather Myles ha dato una nuova strepitosa giovinezza negli anni ’90), “Is Anybody Goin’ To San Antone?” e “You’re So Good When You’re Bad”.
Mervyn Conn ha detto: «Riporto in vita l’International Festival of Country Music dopo oltre vent’anni in seguito ad una grande domanda da parte del pubblico. L’interesse del mercato inglese per la musica country è cresciuto enormemente dall’anno in cui cominciai ad organizzare questo appuntamento e credo che sia giunto il momento di riportare questo evento ai fasti di un tempo per coloro i quali hanno sempre amato la musica country e per portare nuovi fan verso questo genere musicale».
M.A.