Posts Tagged ‘Patty Loveless’

La politica degli “amichevoli” divorzi

Posted by CountryStateLine on 1st febbraio 2011 in Home (News)

Alan JacksonOggi voglio riprendere e commentare insieme a voi la notizia del divorzio tra Alan Jackson (foto a lato) e la sua casa discografica, l’Arista (notizia data  due settimane fa). Per certi versi questo amichevole addio (ma esistono poi addii di altro tipo ormai?) non è una sorpresa. Riprendendo alcuni – vaghi – commenti rilasciati da AJ nel corso del 2010 il finale della loro storia poteva essere considerato per molti aspetti già scritto.
Di certo la Arista in più di vent’anni ha permesso al cantante georgiano di farsi uno dei più grandi nomi nel panorama nashvilliano moderno, e questo può avvenire solo se all’artista viene lasciata una sufficiente indipendenza artistica e produttiva (d’altronde il sodalizio con Keith Stegall ha fin dai primi anni dato ottimi frutti). Il comunicato della Sony, la “mamma” della Arista, reso noto settimana scorsa, recita semplicemente “Sony Music Nashville desidera ringraziare Alan Jackson per il loro lungo sodalizio. Con una separazione amichevole, Sony conferma che Alan ha consegnato le sue ultime incisioni alla casa discografica e gli fa i migliori auguri”.  Con l’Arista AJ ha speso finora la sua intera carriera, pubblicando il suo primo album (“Here In The Real World”) nel 1990 e il suo ultimo (“Freight Train”) quasi un anno fa.
In questi ultimi tempi, benché il fenomeno sia sempre esistito (ricordo l’altra “amichevole” separazione tra Patty Loveless e la MCA nel 1992) in generale l’impressione è che ci sia molta meno fedeltà da parte degli artisti nei confronti delle loro case discografiche. D’altra parte non è scritto da nessuna parte che si debba restare legati vita natural durante ad una etichetta, specie se questa non riesce a realizzare appieno il tuo potenziale. Allora, a maggior ragione in assenza di clausole capestro, perché non poter andarsene se per qualsivoglia motivo dove ci si trova non si ha più niente da dire? Chissà perché il pensiero di un Bob Dylan o di un Bruce Springsteen che abbandonano la Columbia sarebbe dai più considerato un’eresia quand’anche non vendessero più nulla. Read the rest of this entry »

Country Night 2010 – 1 / Il 10 e l’11 settembre con Patty Loveless, Craig Morgan e Miranda Lambert

Posted by CountryStateLine on 27th luglio 2010 in Home (News)

Il-logo-della-Country-Night-di-GstaadResi noti nel marzo scorso i nomi, tenuti coperti fino a che anche l’ultimo artista ritardatario non ha messo tutte le necessarie firme sul contratto, l’edizione 2010 della Country Night - in programma i prossimi 10 e 11 settembre a Gstaad, in Svizzera – si è finalmente rivelata all’altezza della sua fama e soprattutto del suo potenziale, dopo che le due piu’ recenti edizioni avevano fatto storcere il naso a molti (non nascondo: un po’ anche al sottoscritto), giunti al festival piu’ attratti dal richiamo del singolo – e spesso unico – artista di grido in cartellone che da quello di una ultimamente piuttosto povera line-up. Quest’anno credo però che non ci si possa lamentare: Patty Loveless, Craig Morgan e Miranda Lambert, tutti in arrivo per queste due uniche date europee, assicurano davvero la soddisfazione di tutti i gusti.
La line-up è completata dallo svizzero George Hug, che aprirà le due serate.
Con quattro ordini di posti (150, 130, 100 e 70 franchi francesi il prezzo), tutti numerati, la capiente tensostruttura da 3000 posti di Gstaad all’interno della quale è vietato mangiare, bere e fumare, offre una variegata possibilità di spesa; l’acustica é pressoché perfetta da ogni punto in cui ci si trovi ad essere seduti. Due schermi giganti laterali al palco assicurano una vista più dettagliata anche a chi è posizionato troppo lontano dalle prime file. Per prenotare i vostri biglietti potete contattare il Country Night-Vorverkaufsstelle via fax allo 0041 33 748 83 39 oppure via mail all’indirizzo
info@countrynight-gstaad.ch . Se parlate tedesco o inglese (so solo di una operatrice che parla italiano, se lavora ancora per l’organizzazione della Country Night, che si chiama Cornelia: potete eventualmente chiedere di lei) e volete un contatto telefonico potete chiamare lo 0041 33 744 88 22.
Per informazioni più dettagliate potete visitare il sito del festival,
http://www.countrynight-gstaad.ch/pages/ (lingue tedesca e inglese).
Per chi volesse saperne di più degli artisti in cartellone, ho postato  a seguire tre news di approfondimento che vi possono aiutare (se volete potete cliccare sui link più sotto). Buona lettura!
M.A.

APPROFONDIMENTI 

Patty Loveless
Craig Morgan
Miranda Lambert

Country Night 2010 – 2 / Patty Loveless, la Signora del country

Posted by CountryStateLine on 27th luglio 2010 in Home (News)

Una recente immagine di Patty LovelessE’ proprio Patty Loveless a far tornare a risplendere alla grande il palco della Country Night 2010: originaria del Kentucky, dove nacque con il nome di Patty Lee Ramey 53 anni fa, e’ un’artista completa e poliedrica passata dal country pop al neo-tradizionalismo, al country-rock, al bluegrass con la nonchalance propria di una grande professionista senza mai deludere le aspettative dei critici, che a dispetto dei risultati di vendita (spesso purtroppo considerati unico metro di valutazione) le hanno sempre riconosciuto un enorme talento ed una classe che hanno pochi eguali a Nashville. Accostata da molti a Patsy Cline, Loveless ha in realta’ definito negli anni del suo maggiore splendore artistico – vale a dire gli anni 90 - una propria connotazione musicale differenziandosi da tutte le artiste sue contemporanee ed affrancandosi via via da ogni possibile confronto. Proprio in quegli anni sono arrivati i riconoscimenti per una carriera che ha meritato di essere gratificata con il premio della Academy of Country Music come migliore vocalista femminile sia nel 1996 che nel 1997, mentre la Country Music Association le riconobbe il premio di album dell’anno per “When Fallen Angels Fly” nel 1995, quello di vocalista femminile dell’anno nel 1996 e, in coppia con George Jones, le assegno’ quello per l’evento vocale dell’anno grazie all’interpretazione di “You don’t Seem To Miss Me”. Ma aveva gia cominciato nel 1989, quando aveva fatto suo anche il riconoscimento quale migliore nuova artista country per gli American Music Awards mentre l’anno precedente era stata ufficialmente invitata a far parte della famiglia del Grand Ole Opry.
Patty agli esordi, ancora conosciuta come Patty RameyRipercorrendo la sua biografia mi convinco una volta di piu’ che il destino e’ certo orientato dalle nostre scelte piu’ determinate ma non puo’ compiersi del tutto se non ti trovi al posto giusto al momento giusto. Curioso pensare che probabilmente la persona che da la prima svolta decisiva alla vita dell’allora 12enne Patty Ramey (qui a sinistra in una foto degli anni ’70) e’ la sorella maggiore Dottie, aspirante cantante country che all’epoca si esibiva con il loro fratello Roger nei country club del Kentucky dell’est. Quando nel 1969 Dottie decide di sposarsi e smettere quella vita d’artista Roger, trovatosi solo, convince la giovanissima Patty a sostituire la sorella.
E’ l’inizio. Pochi anni dopo, trasferitisi a Nashville, Roger entra nel gruppo manageriale del Porter Wagoner Show e con uno stratagemma fa in modo che Porter Wagoner  incontri Patty (qui sotto i tre in una foto dell’epoca: da sinistra Roger, Patty e Porter Wagoner). A Wagoner Patty piace a tal punto che decide di farla cantare con l’allora sua partner, tale Dolly Parton (…), a patto pero’ che cio’ accada solo durante i weekend e l’estate poiche’ – a suo dire – e’ necessario che ella termini prima assolutamente i suoi studi a Louisville.
Roger Ramey, Patty Loveless e Porter WagonerIl 1973 e’ l’anno della seconda importante svolta per Patty: i Wilburn Brothers, Jean Shepard e altri artisti una sera sono attesi proprio a Louisville nell’ambito di un tour col Grand Ole Opry. La Shepard, bloccata dal maltempo, da forfeit. La notizia arriva alle orecchie di Roger e Patty Ramey che si precipitano offrendosi di riempire il “buco” ed ottenendo 15 minuti di esibizione sul palco con i Wilburn Brothers. Anch’essi rimangono colpiti dal talento della giovane Patty: tanto che Doyle Wilburn decide di prenderla sotto la sua ala facendola cantare con loro nei weekend e durante l’estate per via via sostituire la loro solista, tale Loretta Lynn (…). Prosegue in questo modo per due anni, tra il 1973 ed il 1975, fino a quando Patty finalmente si diploma e diventa a tutti gli effetti un membro a tempo pieno dei Wilburn Brothers.
Una foto promozionale degli esordi (Foto Jay Tilston)E’ il tempo in cui arriva nel gruppo un nuovo batterista, Terry Lovelace, con cui Patty instaura una profonda amicizia che diventa poi amore. Poco dopo i due decidono di lasciare il gruppo e nel 1976, a soli 19 anni, Patty sposa Terry Lovelace cominciando a suonare con lui (soprattutto materiale rock) per clubs e locali nel Nord Carolina. Non e’ un periodo felice per Patty: la coppia non riesce a sbarcare propriamente il lunario e spesso ella, che deve lavorare anche come cameriera nel ristorante della suocera, si riconosce in molti degli avventori tristi, alcolizzati senza un futuro e scontenti della loro esistenza che, terminata la giornata di lavoro, giungono nei locali dove i due si esibiscono e si ubriacano con l’unica intenzione di dimenticare tutto per una sera. La stessa Loveless, che si era sposata contro la volonta’ della famiglia, in una intervista qualche anno fa usava parole precise ricordando la fase trascorsa in Nord Carolina: «…Penso che mio padre fosse convinto che io ero diventata pazza… “questa musica ti rovinera’ la vita”, continuava a ripetermi… Ma e’ stata una musica dalla quale ho imparato tanto… […] Voi non credereste se vi raccontassi che tipo di gente veniva in quei club: uscivano dal lavoro e non andavano neanche a casa, venivano direttamente la’ e bevevano o ballavano o quello che era… anche gente che stava davvero toccando il fondo… E a volte pensai che stavo facendo la stessa fine e mi chiedevo perche’ mai avessi lasciato cio’ che avevo per quello… Ma la realta’, che allora non comprendevo, era che stavo scoprendo me stessa, fuori e dentro». Il matrimonio ormai e’ in crisi e il culmine Patty lo tocca quando suo papa’ muore nel 1979 per una malattia polmonare mentre lei si trova lontana miglia e miglia. Nel 1985 decide di divorziare dal marito (un divorzio assolutamente “amichevole”, che ottiene l’anno successivo) e di tornare a Nashville dove chiede aiuto al fratello Roger per cercare di rientrare nel giro country.
Gli esordi di Patty Loveless (Foto David Redferns)Il fratello si fa di nuovo in quattro per lei e, fattole realizzare un demo-tape di cinque brani, fa il giro delle sette chiese per le case discografiche inclusa (allora) la piu’ potente, la MCA gestita a quel tempo dal presidente Jimmy Bowen. Con uno stratagemma Roger si fa introdurre nell’ufficio di Tony Brown (negli anni ’70 a capo della sezione che si occupava dei nuovi talenti) e nei trenta secondi di tempo che Brown gli concede Roger gli fa ascoltare un brano di quel demo scritto da Patty dal titolo “I Did”. Tony Brown e’ colpito e chiede a Roger di lasciargli il nastro, di modo che egli possa farlo ascoltare ad altri dirigenti; Roger si rifiuta rispondendo che si aspetta di uscire da quell’ufficio con un contratto in mano oppure andra’ a proporre quella nuova cantante ad un’altra casa discografica con cui ha appuntamento piu’ tardi. E’ solo un bluff, ma ottiene l’effetto desiderato: mentre Roger attende nel suo ufficio, Tony Brown entra in quello del presidente Jimmy Bowen e gli propone Patty Ramey. Ne esce con un contratto a breve termine valido per produrre alcuni singoli. Da qui la stella di Patty Lee Ramey, che d’ora innanzi decidera’ di chiamarsi Patty Loveless in omaggio al primo marito, comincia la sua ascesa.
La copertina della raccolta pubblicata dalla MCA nel 2005 con i brani incisi da Patty con l'etichettaTony Brown le affianca un suo produttore di fiducia, Emory Gordy jr., per affinare e sviluppare al meglio le doti della nuova cantante, il quale nel 1989 diventera’ il suo secondo marito e con cui a tutt’oggi condivide una vita privata e professionale piena di grandi soddisfazioni. Nel 1985 “Lonely Days, Lonely Nights”, il primo singolo MCA di Patty Loveless, rimane per 8 settimane nella classifica (pur non andando mai oltre il 46esimo posto). Pensarla ad aprire concerti per George Strait, Reba McEntire e George Jones oggi fa sorridere ma questo e’ cio’ che Patty Loveless (giustamente) fece ad inizio carriera. Non ha mai realizzato grandi numeri in fatto di vendite, tanto che Emory Gordy jr. arrivo’ ad incolpare la MCA di fare scarsa promozione ai suoi dischi mentre per quelli di altre artiste (ad esempio Trisha Yearwood, Reba e Wynonna) si spendeva senza problemi.
La copertina di COUNTRY WEEKLY del 19 marzo 1996Comunque, dopo cinque album in sette anni (“Patty Loveless”, 1986; “If My Heart Had Windows” e “Honky Tonk Angel”, 1988; “On Down The Line”, 1990; “Up Against My Heart”, 1991) e nonostante il suo nome sia ormai diventato popolare sulla scena del mainstream country, il 1992 vede la amichevole dipartita di Loveless dalla MCA a favore della Epic/Sony, dove con altri nove album in 13 anni realizza i numeri piu’ grandi della sua carriera infilando 3 dischi di platino, 2 dischi d’oro, portando a casa i riconoscimenti dell’industria discografica di cui parlavo all’inizio ed incidendo – fatto inusuale in una major - ben due interi album bluegrass (quello natalizio dal titolo “Bluegrass & White Snow: A Mountain Christmas” del 2001, e ”Mountain Soul” del 2002).
Nel passaggio tra le due case discografiche anche un momento drammatico, nel 1992, quando quello che sembra un piccolo disturbo alle corde vocali che ne indebolisce progressivamente la potenza e che era stato trattato per due anni con steroidi e cortisone degenera in una malformazione di un vaso sanguigno che in ottobre la costringe ad una operazione chirurgica alla gola (peraltro senza garanzia di riuscita).
La fotogenica Patty Loveless dei giorni nostriLo stop dura circa cinque mesi ed è totale; per le quattro settimane successive all’operazione Patty non può proferire parola. Quando torna sulle scene musicali per uno show dal vivo al Grand Ole Opry, nel gennaio 1993, la sua voce e’ cambiata per sempre: ora ha una tonalita’ piu’ bassa che tuttavia arricchisce lo spettro del suo potenziale (confrontate due incisioni pre e dopo operazione: il cambio e’ piuttosto netto).
Nel 2005 la Epic chiude i battenti e Loveless, senza piu’ un contratto, si ferma due anni per tornare nel 2008 con una nuova casa discografica, Saguaro Records, e un nuovo disco tributo ai grandi classici, “Sleepless Nights”, che ottiene anche una nomination ai Grammy Awards come miglior disco country. La seconda produzione con la Saguaro (che e’ anche il suo piu’ recente lavoro) e’ uscita l’anno scorso e riprende esplicitamente il primo album bluegrass prodotto con la Epic otto anni fa. Non per nulla l’ha intitolata “Mountain Soul II”. A Gstaad, di sicuro, sara’ una pregiata lezione di stile.