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“The Cowboy Rides Away”, il Tour country il più cliccato (e il più costoso…)

Posted by CountryStateLine on 10th gennaio 2014 in Home (News)

Se siete riusciti a mettere le mani su un biglietto di uno dei concerti del tour d’addio di George Strait (che a giugno chiuderà ufficialmente la sua carriera dal vivo, almeno per quanto riguarda eventi su scala nazionale) ritenetevi particolarmente fortunati. Primo perché siete ben attrezzati economicamente: il costo di un biglietto, anche per i settori più economici, è stato decisamente sopra la media durante tutta la prevendita in questi ultimi due anni (“The Cowboy Rides Away” Tour è cominciato l’anno scorso) con prezzi andati mediamente da 60 dollari per una “piccionaia” fino ad arrivare ai quasi 700 dollari per un posto riservato sotto palco in occasione del concerto finale ad Arlington, Texas, il prossimo 7 giugno (ma per questo tipo di settore si arriva a punte di più di 3000 dollari). Tasse, diritti di prevendita e – per chi come noi vive al di qua dell’oceano – costi di trasferta esclusi, ovviamente… Secondo perché, stando alle informazioni di traffico di StubHub, il sito di vendita biglietti online più grande al mondo (con più di 8,5 milioni di visitatori al giorno) quello di George Strait, tra tutti i cantanti country, è al momento il tour per il quale sono aumentate maggiormente le richieste di biglietti da quando nel 2012 King George annunciò che questo sarebbe stato il suo tour d’addio. In questa classifica, determinata sulla base delle connessioni rilevate a distanza di una settimana dall’annuncio della tournée, quella di Strait avendo incrementato gli accessi del 700% si è piazzata al secondo posto, dietro a Lady Gaga (900%) e davanti a One Direction (400%), Miley Cyrus (345%) e Billy Joel (154%).

George Strait ha aperto venerdì il penultimo tour della sua carriera

Posted by CountryStateLine on 22nd gennaio 2013 in Home (News)

Di sicuro il suo pubblico voleva fare in modo che Re George Strait non si dimenticasse di questa serata. Non si trattava di un concerto come un altro, ma dell’apertura del suo tour “The Cowboy Rides Away” 2013, il penultimo tour della sua carriera. Ventuno tappe che hanno avuto il loro prologo venerdì scorso, 18 gennaio, davanti ai 15.326 spettatori paganti accorsi alla United Spirit Arena di Lubbock in Texas per lui e i suoi Ace in The Hole. Ospite speciale dello show di Lubbock (così come lo sarà per ogni tappa del 2013) la bellissima Martina McBride la quale, in grande forma, ha aperto le danze con uno show di circa un’ora durante cui ha cantato i suoi pezzi più pregiati raccolti in quella che da qualche anno è sostanzialmente sempre il solito, ben equilibrato set  di canzoni che copre l’intero arco della sua carriera più qualche pezzo storico, come “(I Never Promised You A) Rose Garden”.
Per pochi fortunati la serata è cominciata ben prima che George Strait salisse sul palco, quando sono stati ricevuti in una saletta riservata giustamente intitolata “The King’s Tavern”, la taverna del Re, dove erano esposti diversi oggetti di memorabilia facenti parte della cosiddetta “The King’s Exhibit”, la mostra del Re: dalla giacca utilizzata da Strait sul set del film “Pure Country” mentre interpretava il personaggio di Dusty Chandler fino al medaglione di cui egli è stato insignito quando nel novembre 2006 fu dichiarato membro ufficiale della Country Music Hall of Fame.
Lo show di King George è durato poco meno di due ore, aperto ovviamente col brano “Here For A Good Times” (che è anche il titolo del suo più recente album, uscito nel 2011) e chiuso con “Cowboys Ride Away”.
Dando una scorsa alle liste delle canzoni eseguite sia durante il set di Martina che durante quello di George Strait (che condivido con voi più sotto) potete farvi un’idea della bellezza di questo tour e forse vi convincerete anche voi di programmare un viaggetto negli States per assistere ad una data di questo “The Cowboy Rides Away”. Scegliete voi se in questo 2013 (pochissimi però i biglietti disponibili per le ultima tappe di quest’anno, che chiuderà il 1° giugno in Texas) o se nel 2014, l’anno dell’addio. Tranquilli, per l’anno prossimo i biglietti non sono ancora stati resi disponibili.

GRAZIE PER LE FOTO DELL’ARTICOLO A TERRY CALOGNE

Set Martina McBride
“When God-Fearin’ Women Get The Blues”

“Wrong Baby Wrong”
“Wrong Again”
“Teenage Daughters”
“I’m Gonna Love You Through It”
“Anyway”
“(I Never Promised You A) Rose Garden”
“Heartaches By The Number”
“Wild Angels”
“My Baby Love Me”
“First Cut Is The Deepest”
“Free Fallin’”
“King Of The Road”
“Love’s The Only House”
“This One’s For The Girls”
“A Broken Wing”
“Independence Day”

Set George Strait
“Here For a Good Time”

“Ocean Front Property”
“Check Yes Or No”
“I Saw God Today”
“Drinkin’ Man”
“A Showman’s Life”
“Love’s Gonna Make It”
“Arkansas Dave”
“80 Proof Bottle of Tear Stopper”
“Honky Tonk Crazy”
“Blame It On Mexico”
“Hit Me In The Heart”
“Marina Del Rey”
“King Of Broken Hearts”
“Where The Sidewalk Ends”
“The Chair”
“How ‘Bout Them Cowgirls”
“Stars On The Water”
“Give It Away”
“Living For The Night”
“Amarillo by Morning”
“Give It All We Got Tonight”
“I’ll Always Remember You”
“Troubadour”
“Unwound”
“Same Kind Of Crazy”
“All My Ex’s Live In Texas”
“Folsom Prison Blues”
“Cowboy Rides Away”

 

 

 

L’ultima cavalcata: George Strait ha annunciato il tour finale

Posted by CountryStateLine on 27th settembre 2012 in Home (News)

…And this is where the cowboy rides away… qui è dove il cowboy cavalcando se ne va… Come cantava in un suo vecchio successo di quasi trent’anni fa, quello che esegue sempre in chiusura di ogni suo concerto (e che cantò anche in onore dell’ex presidente americano George Bush durante il suo ultimo weekend a Camp David prima di cedere il posto a Bill Clinton), George Strait (nella foto a destra Larry McCormack/The Tennessean) ha deciso che quel momento per lui sta davvero per avvicinarsi. E’ la notizia del giorno, che è deflagrata ieri pomeriggio attraverso la rete subito dopo la sua conferenza stampa, tenuta presso la Country Music Hall of Fame and Museum di Nashville: King George ha deciso che il 2013 e il 2014 saranno gli ultimi due anni di tour in giro per gli States (in 30 anni di show dal vivo non ha mai fatto un concerto al di fuori del territorio americano) in cui suonerà 41 concerti – la maggior parte dei quali nelle più grandi arene del paese – e dopo i quali comunque non smetterà di incidere nuova musica (comincerà a ottobre a lavorare sul nuovo album) ed occasionalmente esibirsi, se deciderà di farlo. Ma niente più tour. Entrato e uscito accompagnato da due standing ovation, Strait ha parlato con tono pacato ma molto emozionato. «Non pensate che mi stia ritirando, perché non è così» ha detto Strait nel corso della conferenza stampa «farò ancora dischi, almeno finché Mike [Dungan, presidente ed amministratore della Universal Music Group Nashville, ndr] mi permetterà di farlo. E continuerò a scrivere. Dopo i prossimi due anni, finito di girare per concerti, se saltasse fuori qualche evento speciale che avrò voglia di fare, lo farò.»
Il tour, che si chiamerà “The Cowboy Rides away, 2013-2014”, comincerà il 18 gennaio 2013 a Lubbock, terminando il 1° giugno a San Antonio (entrambe città del Texas) e per tutte le date del prossimo anno Strait ha chiesto a Martina McBride – presente ella stessa alla conferenza stampa – di aprire per lui. Offerta che Martina ha accettato con onore. «Ho la possibilità di gustarmi 21 concerti di George Strait» ha detto «e dopo ogni mio set accomodarmi a bere del buon vino con Norma [la moglie di George Strait, ndr]». Le sorprese non sono finite perché è prevista la presenza di ospiti d’eccezione (ancora mistero sulle loro identità, a parte quella della Randy Rogers Band per la chiusura di giugno) in diverse località del tour, che per il 2013 non prevede Nashville nell’elenco (al momento in Tennessee previste solo le date di Knoxville, più quella di Lexington, in Kentucky, rispettivamente l’1 ed il 2 marzo 2013). Le date del 2014 verranno comunicate in seguito.
George Strait (a destra nella foto Erich Schleger/AP), 61 anni il prossimo 18 maggio, forse la star per eccellenza della musica country neo-tradizionalista con i piedi più saldi nella tradizione, ha collezionato più numeri uno di qualsiasi altro artista in qualsiasi altro genere musicale (59, per l’esattezza). Solo Eddy Arnold, morto 4 anni fa, ha al suo attivo più top ten country di lui (92). Le cifre che riguardano King George sono davvero impressionanti: 70 milioni di album venduti solo negli Stati Uniti, dei quali 33 hanno venduto più di un milione di copie ciascuno e 24 si sono tutti piazzati al primo posto delle classifiche di vendita. Secondo la Record Industry Association of America egli è il dodicesimo artista di tutti i tempi in fatto di vendite.
Si capisce che ci stava pensando da un po’. Tornando alla conferenza stampa di ieri, Strait ha affermato di voler dedicare più tempo a suo nipote, al golf e a pescare. «Avevo già in mente che quando avessi compiuto 60 anni sarebbe stato il tempo di cominciare a pensare a smettere di girare per tour. Comincio a mal sopportare la parte frenetica di essere in tour, di girare con il mio bus… Sono 30 anni che lo faccio e l’ho amato da impazzire, ma sento che è arrivato il momento per me di provare qualche altra cosa… Di sicuro mi mancherà, come potrebbe non mancarmi dopo averlo fatto per così tanto tempo… Ma non voglio aspettare di arrivare a programmare tournée dove esco sul palco e nessuno è venuto a vedermi.» Difficile pensare che una cosa del genere potrebbe mai accadere, dato che nella sua carriera, stando a quanto calcolato dal sito Pollstar, re George ha venduto dal 1999 ben 4,3 milioni di biglietti per i suoi concerti, con una media a data di più di 18mila paganti. «Preferisco» ha proseguito «cogliere il momento che mi pare giusto piuttosto che proseguire così tanto da lasciare che qualcosa del genere possa capitare. Penso di avere preso la decisione più giusta, almeno lo spero. Solo il tempo mi saprà dare la risposta. Nel 2016 potrei dire “che cretino!” e in questo caso riconsiderare la mia scelta. Ma in questo preciso momento sono piuttosto certo che non lo farò.»
Mr. Strait ha poi ricordato con particolare emozione la sua esibizione del 1984 all’Astrodome di Houston, in occasione dello Houston Rodeo, quando gli fu chiesto di sostituire all’ultimo momento proprio Eddie Rabbit che aveva avuto un attacco improvviso di laringite e non poteva cantare: «Per me fu un colpo di fortuna». Poi con altrettanto affetto ricorda le sue aperture per Willie Nelson nei suoi primi anni di tour: «Aprii per Willie ad una fiera in un’occasione, eravamo proprio a metà della mia esibizione e il pubblico comincia a scalmanarsi e io pensai “Accidenti, alla gente piace proprio questa roba” poi mi giro e vedo che si stava avvicinando il bus di Willie…». E’ ormai una vita che Strait non apre per nessuno e contemporaneamente una miriade di artisti ha aperto per lui nel corso degli anni, da quando il suo nome è il primo in cartellone. Ciononostante ha detto di provare ancora qualche volta l’indescrivibile sensazione che si prova quando sali le scale che ti portano al palco. «E’ sconvolgente sentire quella energia. Tre anni fa abbiamo suonato nella mia città, San Antonio, per 55mila persone all’Alamodrome ed uscire là fuori con una folla del genere ti spaventa e ti eccita allo stesso tempo… Ci sono così tante emozioni che si scatenano in questi frangenti… Divento ancora nervoso per queste cose almeno fino a quando non canto le prime due canzoni. Poi mi calmo. Se dovessi tentare di descrivere l’emozione, è come una grossa scarica elettrica proprio sopra di te.»

George Strait non ha tradito il suo stile e la sua classe neanche in questa occasione: in una carriera ultra trentennale (il suo esordio nel 1981 con l’album “Strait Country”) ha propugnato un country generoso in violini e pedal steel e molto molto parco di assoli di chitarre elettriche e carichi rock. Laddove la musica country moderna tende sempre di più alla esplosione e alle urla Strait ha sempre posto l’accento sulla moderazione e sulla sicurezza di un genere musicale e una moltitudine di fan (Garth Brooks in testa, che dichiarò fin dal suo esordio di essersi innamorato della country music dopo aver ascoltato in radio la sua “Unwound”) che gli hanno sempre dichiarato amore e incondizionata fiducia, facendo dell’uscita di ogni suo disco un successo preannunciato. Non è un caso che per 31 anni, senza soluzione di continuità, egli abbia sempre piazzato  in classifica almeno una sua canzone nella Top Ten e che abbia affascinato e ispirato decine e decine di artisti country, alcuni dei quali lo hanno voluto omaggiare in un video-tributo composto a sorpresa per l’occasione e trasmesso prima della conferenza stampa al Ford Theatre: Taylor Swift, Jamey Johnson, Ronnie Dunn («Io volevo essere George Strait!»), Kenny Chesney, Reba…
Il suo produttore di lunga data, Louis Messina, ha detto che se non fosse stato per George Strait egli non sarebbe stato quello che è: «Mi ha insegnato come trattare e rispettare un artista!» Un’icona country tanto più affascinante quanto più – con rara convinzione – egli è rimasto in tutti questi anni sostanzialmente lontano dai riflettori più di quanto non fosse necessario (ma mai lontano dai suoi fan!), lontano da internet e lontano dalla stampa e dalla televisione (le interviste che ha concesso negli anni si contano sulla punta delle dita), accreditando con estrema autorevolezza la sua figura di cowboy, cantante e padre di famiglia dalla vita privata inviolabile. Qualità molto più che rare al giorno d’oggi, che fanno di George Strait un’istituzione e un artista senza precedenti. E forse senza veri eredi. Che – probabilmente – è la cosa più preoccupante.
M.A.

Cliccare QUI per vedere le date del Cowboy Rides Away Tour 2013 e per le modalità di acquisto

Una numero uno all’anno per George “The King” Strait!

Posted by CountryStateLine on 22nd marzo 2012 in Home (News)

George Strait lo ha fatto ancora! Il suo più recente singolo, “Love’s Gonna Make it Alright” tratto dal suo ultimo CD “Here For A Good Times”, acchiappa anch’esso la prima posizione secondo Mediabase (un servizio di  rilevazioni americano che monitora quasi 2000 stazioni radio tra Stati Uniti e Canada) andando ironicamente a marcare la sua 59esima numero a pochi mesi dal compimento del suo 60esimo compleanno: quindi una numero uno all’anno! “Love’s Gonna Make It Alright”, scritta da Al Anderson e Chris Stapleton, è una delle poche canzoni di questo album che Strait non ha scritto con il figlio Bubba e con il suo amico di lunga data Dean Dillon. «Sapete, ho sempre pensato che a prescindere dal fatto che l’abbia scritta io o meno, devo approfittare di ogni buona canzone che mi capita a tiro» ha detto Strait «Non le canto solo quando sono io a scriverle. Cerco sempre di trovare le migliori canzoni per fare il miglior disco e penso che tutte le canzoni che ho registrato meritano di essere in questo album.”
“Here For A Good Time” ha debuttato al numero uno della classifica degli album country di Billboard (il terzo album di Strait a debuttare consecutivamente al numero uno) e al numero tre nella classifica Billboard Top 200, dietro Adele e Lil Wayne. Strait ha coprodotto l’album con il suo fidato produttore Tony Brown allo Shrimpboat Sound Studio di Key West in Florida, lo stesso studio dove l’artista ha registrato i suoi ultimi tre album (che hanno portato a casa tutti almeno un riconoscimento). Il membro della Country Music Hall of Fame ha invece co-scritto sette delle undici tracce di “Here For A Good Time” insieme a suo figlio Bubba e a Dean Dillon. George Strait è l’unico artista che su 90 suoi singoli trasmessi in radio ne ha visti ben 85 entrare nei primi dieci, con 24 dischi arrivati in cima alla classifica degli album country di Billboard.

George Strait continua a divertirsi: in arrivo a settembre il suo 38° album

Posted by CountryStateLine on 5th agosto 2011 in Home (News)

George Strait- Here For A Good TimeIl nuovo disco del Re della musica country, George Strait, uscirà il prossimo 6 settembre. Sarà il 38esimo album della sua straordinaria carriera e si intitolerà “Here For a Good Time” – il cui senso si potrebbe rendere con “(sono) qui per divertirmi e trascorrere il tempo nella maniera più bella possibile”. Di sicuro una cosa è chiara: Strait si sta davvero divertendo facendo quello che gli riesce meglio: fare musica. E lo sta facendo da 30 anni! Tra gli “inquilini” più famosi della Country Music Hall of Fame, dove è stato eletto membro ufficiale nel 2006, per questo album Strait ha co-scritto sette delle undici tracce che lo costituiscono insieme a suo figlio Bubba e al leggendario Dean Dillon, che lo affianca fin dai tempi di “Unwound” (il suo primo singolo che nel 1981 lo fece letteralmente “esplodere” nell’olimpo di Nashville). Il disco è prodotto insieme al suo grande amico e leggendario produttore Tony Brown ed è stato registrato – così come i suoi ultimi tre album – allo Shrimpboat Sound Studio di Key West in Florida. La canzone che dà il titolo al disco, scritta da Strait con suo figlio Bubba e Dean Dillon, è l’89esimo singolo della sua carriera ed il suo secondo più alto debutto in classifica per quanto riguarda la Hot Country Songs Chart di Billboard (mentre scrivo si trova alla 16esima posizione sia su Billboard che su Mediabase dopo sole otto settimane dall’uscita e rappresenta l’esordio più alto dai tempi del singolo “I Saw God Today” che uscì nel 2008 ed entrò immediatamente nella Top 20). Il testo di questo canzone dice “I ain’t here for a long time, I’m here for a good time” (non sarò qui per lungo tempo, sono qui per divertirmi) ma la sua straordinaria carriera sembra testimoniare l’esatto opposto: con una carriera trentennale George Strait detiene il più alto numero di singoli rispetto ad ogni altro artista nella storia della musica incluso Elvis Presley (ad oggi 57, comprendendo le classifiche di tutti i generi musicali); ha venduto quasi 69 milioni di dischi e con 33 differenti album di platino o multi-platino (cioè dischi che hanno venduto 1 milione di copie o suoi multipli) ha il maggior numero di riconoscimenti della RIAA (la Record Industry Association of America)  per quanto riguarda la musica country e la terza in quella di ogni genere, dietro i Beatles ed Elvis. Capite adesso perché è considerato il Re?

 

 

Nuovo singolo per Strait e Jackson. Per entrambi album in arrivo in autunno

Posted by CountryStateLine on 19th giugno 2011 in Home (News)

George StraitLunedì scorso sono arrivati i due nuovi singoli per due grandissimi artisti country, George Strait e Alan Jackson. George Strait ha stabilito il suo secondo più alto debutto nella sua carriera discografica per quanto riguarda la classifica Billboard “Hot Country Songs” con “Here For A Good Time”, tratta dal suo nuovo album di prossima pubblicazione per la MCA Nashville atteso il prossimo autunno. “Here For A Good Time” ha esordito alla posizione 29, il miglior risultato di sempre per Strait dopo “I Saw God Today” che debuttò alla ventesima posizione nel 2008. Il brano è scritto dallo stesso Strait con il figlio Bubba ed il leggendario fidato autore Dean Dillon ed è l’89esimo singolo della sua carriera.
«Penso che questo sia stato il periodo più lungo, durante la mia carriera discografica, in cui nulla nuovo di mio sia uscito in radio» ha detto Strait «E’ bello essere tornati e voglio ringraziare le radio country per il loro continuo supporto. Vi auguro una buona estate!» Con una carriera che dura ormai da più di 30 anni , George Strait ha al suo attivo più singoli numeri uno di qualsiasi altro artista nella storia incluso Elvis (57 ad oggi, considerando tutti i generi di classifica musicale), ha venduto quasi 69 milioni di dischi e collezionato 33 diversi album di platino (alcuni multi platino). Davanti a lui con più dischi di platino ci sono solamente Elvis e i Beatles.
Alan JacksonAlan Jackson ha invece realizzato “Long Way To Go”, singolo d’esordio dopo la joint venture tra la EMI Records Nashville e la sua ACR (Alan’s Country Records). «Sembra che ogni volta che mi giro ultimamente nel mondo accade qualcosa di brutto o pesante. Quindi ho sentito l’esigenza di cantare qualcosa che fosse in qualche modo leggero e divertente» spiega Jackson «Spero che a qualcuno piaccia.» La canzone, un classico up-tempo allo Jackson, parla della volontà del suo protagonista di dimenticare una donna bevendoci sopra; purtroppo però un insetto si “infila” nel bicchiere e quindi egli non può più bere e almeno temporaneamente dimenticarla sarà difficile… Lo stesso Jackson ha composto il singolo che è il primo tratto dal nuovo album. Uscita prevista il prossimo autunno.

George Strait compra e ristruttura un Golf Resort in Texas

Posted by CountryStateLine on 9th aprile 2011 in Home (News)

George-Strait con Tom Cusick (Foto PRNewsFoto)Il re della musica country, George Strait, ed il suo amico di lunga data Tom Cusick hanno unito le loro forze per sistemare i 250 acri (più di un chilometro quadrato) del Tapatio Spring Golf Resort a Texas Hill Country, vicino Boerne (una ventina di chilometri a nord ovest di San Antonio). I due partners stanno assumendo il controllo del resort dalla Textron Financial Corporation, proprietaria della tenuta da quando, il 1° giugno 2010,  fu preclusa ai privati la possibilità di riscattare il terreno. La transazione è stata chiusa la settimana scorsa e i dettagli economici della stessa non sono stati rivelati.
Tapatio Spring è stata fondata nel 1981 e oggi possiede un campo da golf di 27 buche, un hotel-resort  con quasi 2000 metri quadrati tra strutture per convention e sale riunioni, tennis, una piscina e un centro benessere. E’ stato il primo golf resort / centro per conferenze nell’area di San Antonio ed ha aperto il mercato ai visitatori e alle escursioni di gruppo.
«Vivo vicino a Boerne, e nel corso degli anni io e Tom siamo stati testimoni di quello che stava succedendo al Tapatio Spring e abbiamo sempre creduto che potesse essere un vero gioiello» ha dichiarato Strait
«Quando si è presentata l’opportunità abbiamo deciso di prenderla al volo e di trasformare questo sogno in realtà».
Cusick risiede a Boerne dal 1985. Ha creato Benefit Planners, con sedea a Boerne, e ha venduto la compagnia alla Fiserv nel 2001. Da allora, ha continuato a cullare il suo sogno di una comunità residenziale, Estancia at Thunder Valley, vicino Boerne, e porterà quella stessa energia creativa dentro Tapatio Springs.
«Noi consideriamo questa come una tremenda opportunità per trasformare Tapatio Springs in un incredibile resort che attrarrà golfisti e visitatori da tutto il paese» ha ditto Cusick.
«Stiamo assemblando una squadra di assoluti professionisti per portare Tapatio Springs ad un livello totalmente nuovo, un motivo d’orgoglio per i membri, gli ospiti, i proprietari di casa e l‘intera zona di Boerne.»
«Abbiamo dato il via al nostro progetto principale e vogliamo che i risultati finali siano straordinari» ha detto Strait. «Il resort ha sofferto per la situazione di incertezza, per le dicerie e per la mancanza di manutenzione che lo hanno caratterizzato negli ultimi tempi» ha proseguito Cusick.
«Io e George stiamo firmando speciali accordi per eliminare questi inconvenienti e trasformare Tapatio Spring e rendere questo posto quello che dovrebbe essere.»
Come Strait ha detto, ricordando uno dei suoi 57 grandi successi, «Questo non sarà ‘ocean front property,’ ma è quanto di più simile ci possa essere.»

Esce in USA il seguito di “Pure Country” ma Strait è solo spalla

Posted by CountryStateLine on 16th ottobre 2010 in Home (News)

Pure CountryE’ uscito ieri nei cinema americani “Pure Country 2: The Gift”, definito come il seguito del film datato 1992 che aveva come protagonista il grande George Strait (nella foto in una immagine di quel film). In realtà Strait recita qui solo un ruolo secondario e la storia non ha alcun particolare legame con quella di 18 anni orsono, tanto che il personaggio di Strait potrebbe anche non esserci che la sostanza non cambierebbe. Il ruolo principale è quello della cantante e autrice Katrina Elam, una giovane 27enne originaria dell’Oklahoma che ha al suo attivo discografico solo un omonimo album, realizzato per la Universal South Record nel 2004 (11 brani di cui 9 scritti anche da lei). Nello stesso anno Elam apriva il tour australiano di Keith Urban (in “No End in Sight”, primo singolo di Katrina, lo stesso Urban suona banjo e chitarra elettrica) riscuotendo un buon successo, che poi è andato però scemando anche a causa del fatto che il suo secondo disco (“Turn Me Up”, pronto nel 2006, per promuovere il quale andò in tour con Rascal Flatt) non vide mai la realizzazione e causò la rottura tra Elam e la Universal South. In compenso però Elam è rimasta attiva nel “giro” anche se non è ancora riuscita a pubblicare quel secondo album, grazie ad alcuni suoi brani che sono stati ripresi da colleghe più famose come Carrie Underwood (che ha inciso “Flat On The Floor” nel suo “Carnival Ride” e ha scritto a quattro mani con lei “Change”) e Reba (la quale ha cantato “I Want a Cowboy” nel suo album “Keep On Loving You”).
La locandina di Pure Country 2 - The GiftSicuramente “Pure Country 2: The Gift” rappresenta per Katrina un’ottima possibilità per tornare a più alti livelli di visibilità mediatica. Bobby Thomas, la cantante che interpreta nel film, a differenza del personaggio di Dusty Chandler interpretato da George Strait nel 1992 (che è un artista al top della fama che capisce improvvisamente che la vita non è solo luci, ribalta, fama e denaro e che improvvisamente desidera tornare nei luoghi che lo avevano visto incominciare, circondato da persone che lo amano davvero), è una giovane cowgirl dotata di una bellissima voce che sogna di diventare una cantante country famosa, lasciare la cittadina di provincia in cui vive («sento di essere nata per qualcosa di più grande» dice Bobby nel film) e guadagnare un sacco di soldi. Quando ciò accade, però, Bobby capirà anche che il dono della sua voce – e conseguentemente tutti i vantaggi che da esso sono derivati –  potrà conservarlo solo se imparerà che non bisogna mai lasciare il cuore da parte.

Katrina ElamGli unici altri punti di collegamento tra i due film – oltre al “quasi cameo” di George Strait – sono rappresentati da Christopher Cain e Steve Dorff, regista e curatore delle musiche di entrambe le pellicole. Nel film compaiono anche Dean Cain (figliastro del regista, che i più ricorderanno nei panni di Superman in “Lois & Clark” accanto a Teri Hatcher), Bronson Pinchot (chi non ricorda il suo personaggio omosessuale di Serge ne “Un Piedipiatti a Beverly Hills”?) e William Katt, per me indimenticabile “Ralph Supermaxieroe”.
Insomma, George Strait in “Pure Country 2″ è più uno specchietto per le allodole per richiamare i suoi fan al cinema e cercare di portare acqua al mulimo di Katrina Elam, che con l’uscita della colonna sonora del film (contenente la sua bella ballata “Love Is”) spera davvero di dare la svolta decisiva alla sua carriera.

Lorrie Morgan: nuovo disco ed esordio a Broadway “grazie” a George Strait

Posted by CountryStateLine on 3rd novembre 2009 in Home (News)

L.Morgan AMIT“A Moment In Time”, il nuovo disco di Lorrie Morgan uscito la scorsa settimana per la Country Crossing Records, è una raccolta di 14 bellissimi classici della musica country da lei reinterpretati, come “Leavin’ On Your Mind”, “Cry” e “Are You Lonesome Tonight”. L’album, prodotto da Wally Wilson e Chip Voorhis, include anche duetti con stelle del calibro di Raul Malo (che canta con lei “Easy Lovin”) e Tracy Lawrence (in “After The Fire Is Gone”). Da una settimana a questa parte “A Moment In Time” è disponibile anche per il download digitale (ovviamente a pagamento) in una sezione specifica del sito di Amazon, “MP3 Daily Deal”. Un’idea originale per “assaggiare” qualche traccia prima dell’acquisto del disco, o se non avete voglia o possibilità di acquistarlo “per intero”.
locandina filmNel frattempo Morgan si sta preparando anche per andare a New York, dove dall’inizio del prossimo anno cominceranno le prove dello spettacolo che la vedrà debuttare sul palcoscenico di Broadway. Si tratta dell’adattamento teatrale del film “Pure Country”, che sicuramente molti di voi che state leggendo conosceranno.  ”Pure Country” (1992) è stato l’esordio davanti alla macchina da presa della stella country texana George Strait, per la regia del semisconosciuto Christopher Cain (“Young Guns”). Nel film – di cui vedete la locandina qui a destra – Strait interpreta in una sorta di nemesi la parte di un artista country al top della fama, Dusty Wyatt Chandler, che improvvisamente, stanco di un successo senza più emozioni che gli sta consumando l’anima facendogli dimenticare i veri valori e sacrificare il cuore e gli ideali che lo ispirarono all’inizio della carriera, decide di abbandonare la falsa gloria del palcoscenico e il carrozzone dei profittatori che guadagnano alle sue spalle sparendo all’improvviso alla vigilia di un importante concerto. george-joeTra chi ne ha tradito la fiducia c’è anche Lula Roger, la manager che anni prima lo aveva scoperto e dal nulla fatto diventare una celebrità, alla quale è stato legato da una storia d’amore, poi tramutatasi in un rapporto basato solo sull’interesse di lei nello spremere il più possibile il talento di Dusty per arricchirsi. Chandler torna così, da sconosciuto, nei posti da cui era partito quando era semplicemente un cantante talentuoso, prima di incontrare sulla sua strada Lula (interpretata nel film da una brava Leslie Ann Warren). Presso la fattoria della famiglia reincontra tra gli altri la sua amata nonna e, dissimulando la sua identità (essendosi tagliato la barba e i capelli) riscopre il “vecchio” Dusty” parlando con la gente e alla fine trovando anche l’amore. Nella trasposizione in musical di “Pure Country”, per la regia di Peter Masterson (co-autore dell’adattamento teatrale insieme a Rex McGee, che aveva scritto la sceneggiatura cinematografica), Lorrie Morgan interpreterà il ruolo di Lula Roger, mentre la parte che fu al cinema di George Strait è andata a Joe Nichols, altra stella country in ascesa (entrambi nelle foto poco più sopra a sinistra). «Non ho mai pensato che il cammino della mia vita mi avrebbe portato a Broadway» ha detto Morgan in un’intervista «Ma quando ho sentito che stavano creando un musical basato su uno dei più amati country music movie, ho capito che dovevo farne parte. Sono eccitatissima per questo mio debutto sul palcoscenico di un musical e di diventare parte della comunità teatrale di Broadway… Spero che i fan della musica country verranno in tanti a vederci a New York!» 
Maggiori informazioni per chi mastica inglese si possono reperire sul sito del musical all’indirizzo
 http://www.purecountryonbroadway.com/index.php . Inutile sottolineare che anche il film “Pure Country” è sì reperibile  - sia in VHS che in dvd – ma solo in versione originale, non avendo mai trovato distribuzione cinematografica al di fuori degli Stati Uniti.