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Garth Brooks World Tour 2014: Minneapolis memorabile. Serenata per una malata di cancro

Posted by CountryStateLine on 13th novembre 2014 in Home (News)

“The Dance” (il ballo, la danza) è il titolo di una canzone simbolo di Garth Brooks, quella con la quale per anni egli ha sempre chiuso i suoi concerti dal vivo e quella con la quale continua a chiudere i suoi show da quando lo scorso 4 settembre ha cominciato il suo tour mondiale (per ora solo “statunitense”…) . Che venerdì scorso ha fatto tappa per la seconda volta su undici previste a Minneapolis, nel Minnesota (l’ultima dopodomani, 15 novembre, per un totale record nel nord America di 188mila biglietti venduti!). Quando le note di “The Dance” hanno cominciato a riecheggiare all’interno del Target Center, inquadrato dalle telecamere che riprendevano lo show, sul maxischermo sovrastante il palco è apparso un cartello sorretto da una signora che recitava “Chemo this morning, Garth tonight. Enjoying the dance” (stamattina chemio, stasera Garth. Mi sto godendo la danza), con evidente riferimento al titolo della canzone che Brooks aveva appena cominciato a cantare. Il cartello era tenuto da Teresa Shaw, sotto chemio a casa sua nello stato dell’Iowa per un tumore al seno; proprio per prendersi una pausa dalle preoccupazioni e dallo stress fisico e mentale derivante dal trattamento Teresa aveva deciso di andare a Minneapolis per vedere il concerto di Garth Brooks con la figlia 19enne Elizabeth. Un concerto che non dimenticherà mai più. 

«Avevo fatto quel cartello con la speranza che egli lo vedesse e che magari me lo autografasse» ha detto «Poco dopo essere apparsa sul maxischermo un addetto alla sicurezza mi si è avvicinato e mi ha fatto cenno di seguirlo per portarmi in prima fila, proprio davanti a lui che cantava!»
A quel punto Brooks l’ha vista e si è avvicinato a lei. Per chi non lo sapesse, Garth è molto sensibile all’argomento cancro poichè ha perso sia la mamma Colleen (nel 1999) che la sorella Betsy Smittle (l’anno scorso, ne parlai su CountryStateLine: potete rileggere qui) e perciò, sedutosi a bordo palco di fronte a Teresa ha terminato di cantare “The Dance” come se stesse interpretandola solo per lei, che cantava con lui mano nella mano. Una sequenza bellissima. Dopo averle preso il cartello, ha staccato la cinghia dalla chitarra e le ha donato lo strumento, abbracciandola e baciandola. Da lacrime agli occhi. Un momento di commozione generale, in cui Garth ha ripreso il centro del palco cercando le parole adeguate per esprimere la forte sensazione provata in quel momento. Dopo qualche attimo di pausa, mentre la band attaccava il finale del brano, Brooks ha espresso così i suoi sentimenti: «Qualche volta desideriamo che Dio ci dia la prova della sua esistenza scrivendo con una grossa mano su nel cielo IO ESISTO, così che noi non avremmo dubbi a riguardo giusto?» ha detto poi con voce rotta dall’emozione e, alzando al cielo il cartello preso a Teresa «Beh lasciate che vi dica: Dio ha allungato la sua mano e ha scritto IO ESISTO!» E poi, rivolgendosi ancora a Teresa: «Tu hai tutta la mia forza e quella di tutte queste persone che sono qui stasera e tu darai al cancro un bel calcio nel sedere! [non ha usato proprio la parola sedere, ma va bene lo stesso, ndr] »
Il concerto si è chiuso così, come meglio non poteva, mentre Garth faceva il giro del palco circolare posto in mezzo al Target Center ringraziando tutto il suo pubblico. Una notte da ricordare.
Per la cronaca: Garth ha poi incontrato personalmente Teresa, che qui vediamo insieme a sua figlia Elizabeth e alla chitarra da lui regalatale (foto AL KIBBY KIBLER JR./ TERESA SHAW) e quel cartello egli l’ha voluto prendere con sé e tenere nel suo camerino presso il Target Center dove presumibilmente rimarrà fino a dopodomani, quando la star partirà alla volta di Greensboro, North Carolina, prossima tappa del suo tour, dove sono previsti cinque show a partire dal 19 novembre.
M.A.

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Un ringraziamento particolare a Brooks Goedderz per le foto sottopalco tratte dal video che ha girato al concerto.
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Il tour mondiale di Garth Brooks parte il prossimo 4 settembre dall’Illinois. In Europa dal 2017.

Posted by CountryStateLine on 7th agosto 2014 in Home (News)

Rosemont, Illinois, a due passi da Chicago. E’ da qui, il prossimo 4 settembre, che comincia l’avventura del nuovo pluriennale tour mondiale di Garth Brooks (nella foto Getty Images) dopo la delusione della mancata prova generale dei cinque show “di prova” al Croke Park Stadium di Dublino in Irlanda dello scorso mese di luglio. Inizialmente programmata per una sola data, la cittadina di Rosemont (situata nella stessa contea di Chicago, la contea di Cook di “BluesBrotheriana” memoria) ha visto invece salire fino a nove gli spettacoli previsti: 4-5-6-11-12-13 e 14 con doppio spettacolo (uno pomeridiano ed uno serale) nelle date del 6 e del 13. In ciascuno dei concerti ci sarà anche Trisha Yearwood. Garth torna all’All State Arena di Rosemont dopo 17 anni e schianta il record di vendite di biglietti di allora quando, all’apice del suo successo (era il 1997) aveva venduto quasi 142mila biglietti.
Brooks ha deciso di comunicare volta per volta date e luoghi di esibizione quindi non si sa nulla di più in merito al resto del tour. Dopo Rosemont si sa solo che dirigerà alla Philip Arena di Atlanta, in Georgia, che sarà la sede della seconda tappa del suo tour. Data prevista: 19 settembre. La star torna ad Atlanta, profondo sud americano,  dopo 18 anni e i biglietti per questo evento andranno in vendita a partire da domani (mentre la prevendita per i nove spettacoli in Illinois è già aperta e ben pochi sono i posti rimasti disponibili…).
Una fonte certa mi ha confermato (se ve lo steste per caso chiedendo) che non rivedremo Garth in Europa per lunghissimo tempo. Dal che si presume che la parte europea del tour mondiale sarà quella conclusiva, vale a dire quella che si svolgerà nell’autunno del 2017. Lunga attesa quindi per i fan del vecchio continente che non avranno voglia o possibilità di volare negli Usa.
M.A.

AGGIORNAMENTO: Garth ha aggiunto nuove date per Atlanta! Lo stesso 19 settembre ci sarà un secondo spettacolo serale (il primo è pomeridiano). Il 20 ancora doppio spettacolo pomeridiano e serale. Poi altre tre date con un solo concerto serale nelle date del 21, 22 e 27 settembre.

Annunciate le prime date del World Tour 2014 di Garth Brooks: a luglio torna a Dublino!

Posted by CountryStateLine on 20th gennaio 2014 in Home (News)

Annunciate oggi – un po’ a sorpresa – le prime date del prossimo tour mondiale di Garth Brooks. Saranno il 25 e 26 luglio al Croke Park di Dublino, in Irlanda. Un ritorno in questo immenso stadio dopo il triplo tutto esaurito di 17 anni fa in cui più di 120.000 fan invasero lo stadio facendo diventare Dublino come Nashville. A sorpresa perchè si aspettava l’annuncio di una striscia più lunga di date ma evidentemente il primo posto a cui Garth ha pensato è stato l’Irlanda, che il secolo scorso l’ha davvero consacrato l’artista country più amato conquistando letteralmente il suo cuore. Mi chiedo cosa dobbiamo aspettarci visto che nel 1997 Garth aveva fatto tirare su il palco più grande mai costruito nella storia dell’isola, la cui estensione andava da partea parte dello stadio, con una lingua che si proiettava direttamente al centro del prato. Non è dato sapere se si tratta delle prime due date in ordine cronologico oppure se queste sono state le prime due chiuse dal suo management. Potrebbe quindi voler dire che è possibile ce ne siano altre prima del 25 luglio… Staremo a vedere!  
I biglietti per i due concerti di Dublino andranno in vendita a partire da giovedì 30 gennaio. Io passo: il 26 luglio è il primo compleanno di mia figlia Aurora… Aspetto fiducioso le prossime, imminenti comunicazioni… Vi terrò aggiornati!

 

 

 

Garth Brooks in onore del grande Billy Joel al Kennedy Center di Washington

Posted by CountryStateLine on 30th dicembre 2013 in Home (News)

Guardando la performance che Garth Brooks ha tenuto ieri al Kennedy Center di Washington (il video è postato qui sotto) potete capire perchè lo ritengo l’artista più eclettico, completo e versatile che la country music moderna potesse avere. Garth si è esibito per onorare il suo grande amico e fonte d’ispirazione musicale Billy Joel (nella foto a destra con la attuale fidanzata Alexis Roderick sul red carpet del Kennedy Center - foto Kris Connor, Getty Images North America) il quale ha ricevuto il 2013 Kennedy Center Honor (quest’anno la 36esima edizione della manifestazione) insieme a Herbie Hancock, Shirley McLaine, Carlos Santana, Teresa Heinz Kerry e Martina Arroyo.
Il premio (il più alto riconoscimento americano) premia il contributo alla cultura americana attraverso l’espressione artistica – sia essa nella musica, nella danza, nell’opera, nel cinema o in televisione – ed in questi ultimi decenni è diventato la punta di diamante della vita culturale di Washington. Alla serata, ovviamente, prende parte anche il Presidente degli Stati Uniti con la moglie ed è trasmessa in diretta dalla CBS.
Tornando al nostro, Brooks ha cantato due grandi successi di Joel, “Allentown” e “Goodnight Saigon”, sotto lo sguardo compiaciuto e commosso del suo mentore e come sempre eseguendo una interpretazione come raramente se ne vedono, frizzante e poderosa. Garth riesce davvero a cantare qualsiasi cosa.
Questa per lui non era la prima volta: egli si era già esibito al Kennedy Center per celebrare George Jones e Loretta Lynn in due diverse cerimonie del passato.
Con lui sul palco per cantare pezzi famosi di Billy Joel sono saliti Rufus Wainwright, Don Henley e Brendon Urie dei Panic at the Disco. «Sono stato molto, molto fortunato ad esibirmi qui per tre volte con l’ultima in onore di Billy. Tutti e tre questi artisti sono stati eroi e icone che hanno influenzato la mia vita e la mia musica» ha detto Brooks alla ABC Radio. Poi, parlando di Joel: «Il suo catalogo è così immenso, avremmo potuto prendere le sei o sette canzoni che abbiamo cantato per lui e sostituirle con altre sei o sette e nessuno avrebbe avuto nulla da dire. Sareste stupiti di sapere quante canzoni che amate sono state scritte da lui».
Gustatevi il video. Il tour è sempre più vicino…
M.A.
(Grazie a Kris Connor, Getty Images North America, per la foto) 

Prime rivelazioni sul World Tour di Garth!

Posted by CountryStateLine on 20th dicembre 2013 in Home (News)

Da quando Garth Brooks ha annunciato il suo ritorno ai concerti dal vivo e il suo tour mondiale del 2014, le orecchie sono aperte per carpire i primi dettagli. Trapelano le prime indiscrezioni, anche se gli accordi e i progetti sono ancora in fase di definizione. E’ certo comunque che sarà qualcosa di grandioso. Settimana scorsa, nel programma della CBS “The Talk”, Garth ha dichiarato che l’obiettivo è fare apparire più piccolo tutto ciò che ha fatto fino a questo momento e che il tour che comincerà l’anno prossimo durerà non meno di tre anni. Ovviamente tutte le maggiori “piazze” del mondo, dopo l’annuncio del 9 dicembre, si stanno muovendo per accaparrarselo e quindi aspettiamoci di vederlo nei più famosi e prestigiosi impianti per concerti del globo.
«Stiamo sviluppando delle idee in questo momento» ha detto Brooks al programma radiofonico “Electric Barnyards“ «Costruiremo un palco e un impianto luci che dovrebbe far saltare il pubblico» Ma il vero protagonista del tour mondiale 2014-2016 di Brooks sarà il suono. Un suono poderoso, più massiccio e più “cattivo” che mai. «In effetti» ha rivelato Garth «abbiamo studiato un nuovo sistema di amplificazione che non è mai stato usato prima. Si tratta di una nuovissima tecnologia che permetterà a chiunque nell’arena di sentire il basso, il battito». In poche parole, sarà un tour ad alto volume.
Altro dettaglio non indifferente trapelato è che ci sarà un opening act (cantante singolo o band) e che si stanno studiando le presenze sulla base delle date del tour, in programmazione. «Abbiamo avuto offerte da ogni angolo del mondo». Tutti vogliono Garth al suo meglio!
Anche se questo “giro del mondo” schianterà tutto quello che Garth Brooks ha fatto finora, i fan possono stare tranquilli perché la musica sarà sempre vera e legata al suono originale che ha sempre caratterizzato le sue canzoni. Ancora non è certa invece la presenza della moglie Trisha Yearwood, che ha annunciato ieri una serie di concerti da tenersi tra Usa e Canada tra marzo e aprile 2014.
Vi terrò aggiornati!
M.A.

E’ ufficiale: Garth Brooks in tour mondiale nel 2014, probabilmente insieme a Trisha!

Posted by CountryStateLine on 9th dicembre 2013 in Home (News)

Sarà stato un caso, ma subito dopo il mio post di ieri Garth Brooks ha finalmente fatto l’annuncio ufficiale! Non ci posso ancora credere! Questa mattina, a “Good Morning America!”, ospite di Robin Roberts, che lo aveva invitato per parlare del suo megacofanetto appena uscito “Blame It All On My Roots” (che, per chi non lo sapesse, è un inciso tratto dal testo della sua strafamosissima “Friends In Low Places”…) e da questa incalzato sull’argomento, Garth, che all’inizio aveva solo parlato di un imminente comunicato ufficiale, lo ha detto: «Sai cosa? Visto che sei tu e visto che è una storia che si protrae ormai da tempo, annunciamolo ORA. Ebbene si, ci imbarcheremo in un tour mondiale nel 2014. Non posso crederci, l’ho appena detto…!»
Garth ha aggiunto che, almeno nelle intenzioni, il tour sarà insieme a Trisha Yearwood e che la prossima settimana saranno emessi i primi comunicati ufficiali e inizieranno i tour radiofonici per “spargere la voce”. Alla domanda “Perché adesso?” da parte di Robin, Brooks ha risposto che lui e Trisha ne hanno parlato in famiglia ed è in famiglia che si è presa questa decisione; le figlie ormai sono grandi e sono d’accordo a che papà e mamma tornino in giro per concerti. «Adesso devo fare quello che amo fare, cioè suonare e stare con la persona con cui voglio stare, cioè con la signora Yearwood. Le mie figlie sono ormai grandi abbastanza e sono indipendenti così non mi sento più così colpevole di non essere a casa, adesso sono un papà al quale basta una telefonata per chiedere “come stai?” e dire “Ti voglio bene” … così stanno le cose. Mi sento molto felice, ho delle figlie in salute pronte per spiccare il volo… Se hai dei bambini, non c’è nulla di meglio che essere papà, senza offesa per la musica e per niente al mondo. In realtà il tempo che ho preso per loro l’ho preso per me stesso!»
Siamo pronti, Garth. Dicci dove vieni a suonare, e noi saremo lì!

M.A.

 

 

 

Garth torna a suonare con band al seguito nel 2014. E il suo nuovo cofanetto stravende

Posted by CountryStateLine on 8th dicembre 2013 in Home (News)

Che Garth Brooks sia stato e rimanga il Re Mida della musica country l’ho sempre sostenuto. A riprova di ciò il fatto che gli siano bastate due settimane per infiammare di nuovo la scena discografica e musicale. Nella prima, a fine novembre, ha lanciato sul mercato il suo gigantesco cofanetto celebrativo “Blame It All On My Roots” (6 cd e 2 dvd in vendita esclusiva tramite WalMart per ripercorrere i suoi 4 anni di esibizioni al Wynn Encore di Las Vegas); nella seconda (vale a dire lunedì scorso) ha annunciato “The Man, His Band and His Music”, una serie di 4 concerti in due date a gennaio 2014 sempre sul palco dell’Encore Theater a Las Vegas. Risultato: in quattro giorni il box ha venduto 160mila copie (inclusa ovviamente la mia) con il conto in aumento visto che la classifica è stata rilasciata solo quattro giorni dopo il lancio e mentre scrivo, dopo l’apertura delle vendite due giorni fa, poche decine sono i biglietti rimasti disponibili per i concerti di gennaio, che avranno luogo il 3 e 4 del mese (due show al giorno, 200 dollari a biglietto escluse tasse e commissioni) e avranno la peculiarità di vedere il ritorno di Garth insieme a tutta la sua storica band (e non più da solo come fece sullo stesso palco dal 2009, quando annunciò ufficialmente il suo ritorno alla musica dal vivo, fino al 29 novembre dello scorso anno).
«Morivo da tempo dalla voglia di portare la mia band a suonare su questo palco, Steve Wynn mi aveva detto che potevo venire qui quando avessi voluto così gli ho chiesto quando potevo cominciare ed egli mi ha risposto “Perché non per la vigilia del nuovo anno?”» Proprio la vigilia no, avrà pensato Garth, desideroso ora come sappiamo di trascorrere giustamente i momenti più importanti con la sua famiglia. Ma giusto il tempo di smaltire le gozzoviglie del Capodanno e il nostro salirà su palco con band al seguito per quattro concerti che, come sempre,sono certo rimarranno nella storia.
«Non so se questo accadrà ancora» ha dichiarato Brooks a proposito di ulteriori concerti dal vivo «Così colgo l’occasione offertami da Mr. Wynn. Salterà fuori qualche altra cosa? E chi lo sa? Intanto mi diverto a comparire di nuovo a Las Vegas e suonare questa volta con tutta la band».
Ora, la domanda che tutti i fan di GB si pongono ormai da anni (sottoscritto in primis) è: tornerà mai il nostro beniamino ad esibirsi dal vivo in giro per gli States e possibilmente in Europa? Non è dato avere risposte certe per il momento. Ma ricordo che in una intervista, qualche anno fa, Garth dichiarò che sarebbe tornato a pensare di incidere nuova musica e a fare nuovi tour solo quando la figlia più giovane, Allie, si fosse diplomata. Bene, sappiate che – a meno di spiacevoli sorprese per la famiglia Brooks – Allie dovrebbe diplomarsi l’anno prossimo. Teniamoci pronti!
M.A.

 

Addio a Betsy Smittle, sorella di Garth Brooks

Posted by CountryStateLine on 7th novembre 2013 in Home (News)

Con suo fratellastro Garth Brooks, Betsy Smittle aveva condiviso passione per la musica, talento e gli inizi di carriera, con l’ascesa verso l’olimpo della country music ai tempi della Stillwater Band e dei primi grandi “soldout” nelle arene americane agli inizi degli anni ‘90. Poi l’originaria band si era sciolta e alcuni avevano cercato di intraprendere la carriera solista, forti della popolarità raggiunta grazie a Garth. Ci aveva provato Ty England e ci provò anche Betsy, nel 1994, con l’album “Rough Around The Edges”, senza peraltro riscuotere un particolare successo nonostante il talento in quell’album sia evidente (orgoglioso di possederlo nella mia cdteca). Sabato scorso, confermata lunedì da un post su Instagram e su Twitter della figlia di Garth Brooks, August, è arrivata la notizia della sua morte a soli 60 anni, a causa di un cancro. «La mia meravigliosa zia ha perso la sua battaglia contro il cancro sabato mattina» ha scritto August «Sono felice che sia riuscita a conoscere mia figlia. Ti vogliamo bene e già ci manchi tantissimo, zia Betsy».
Smittle aveva partecipato alle incisioni di diversi album di Garth, nonché alle registrazioni di due special televisivi per la NBC, “This Is Garth Brooks” e “This Is Garth Brooks, Too”. La passione per la musica le era stata trasmessa dalla madre, Collen Carroll, artista della Capitol Records negli anni ’50, la quale aveva sposato in prime nozze Jim Smittle per poi divorziare e sposare in seconde nozze Troyal Raymond Brooks, il futuro papà di Garth. Definita spesso dallo stesso Garth Brooks “Hollywood” a causa del suo stile sgargiante e quasi ostentato, Betsy si era diplomata alla Yukon High School dell’Oklahoma nel 1971 e oltre che con il suo fratellastro aveva girato in tour con dozzine di musicisti, inclusi Ronnie Dunn e Gus Hardin.
Ricorrente agli inizi degli anni ’90 era stata la voce che ella fosse lesbica: lo stesso Garth, durante un’intervista con Barbara Walters del 1993, aveva commentato la questione parlando di “We Shall Be Free”, il brano che all’epoca aveva appena ricevuto unanimi consensi per il suo testo che trattava i temi del razzismo, della povertà, dell’omofobia e della libertà di parola e di religione. «Dove la questione dei gay mi ha più toccato è stato pensando a mia sorella» disse in quell’intervista «Sono anni che convivo con questo tema. E la verità è che più ci convivi, più ti rendi conto che non si tratta altro che di una diversa forma di amore tra due persone». Nei giorni successivi a quell’intervista, tutte le voci che circolavano a riguardo della rabbia di Betsy nei confronti di Garth per aver rivelato la sua omosessualità furono cancellate da un’intervista della Smittle al quotidiano The Oklahoman nella quale ella dichiarò semplicemente che avrebbe preferito che Garth le avesse chiesto il permesso prima di parlare della sua sessualità.
Grande polistrumentista (suonava basso, chitarra, pianoforte e percussioni), si era ritirata ufficialmente dalle scene musicali alla fine degli anni ’90 e si era trasferita a Spokane, nello stato di Washington, cominciando a soffrire di un disturbo bipolare della personalità a causa del quale quattro anni fa aveva subito anche un arresto per atti osceni in luogo pubblico e due successivi ricoveri in un ospedale psichiatrico.
Ad ogni modo, Betsy Smittle almeno in una cosa ha superato il più celebre fratellastro: nel 1994 ha convinto la loro madre Colleen a duettare con lei nel brano “This House”, che poi inserì nel suo album “Rough Around The Edges”.
Rimane comunque una grande perdita da un punto di vista artistico e musicale. Riposa in pace, Betsy.
M.A.

 

 

Garth Brooks membro della Country Music Hall of Fame. Dopo Las Vegas? “Forse torno in tour…”

Posted by CountryStateLine on 29th ottobre 2012 in Home (News)

Fra tre settimane Garth Brooks (nella foto AP a destra) saluterà il palco del Casino Wynn di Las Vegas e partirà per altri lidi. Il 17 novembre prossimo, infatti, avrà luogo l’ultimo “one man show” dell’ex re Mida di Music City che chiuderà i tre anni di esclusiva che firmò con Mr. Wynn e che nel dicembre 2009 vide Brooks uscire dal ritiro in cui si era chiuso nel 2001 per raccontarsi in una lunga serie di concerti intimistici uomo e chitarra definiti dal Las Vegas Weekly “quanto di meglio mai apparso su di un palco di Las Vegas” ad una platea di fortunati fan. «Mi sono assolutamente divertito durante tutto questo periodo al Wynn» ha detto Garth in un’intervista «Mr.Wynn mi aveva detto che il pubblico del Wynn era uno dei migliori del mondo e aveva ragione. Per quanto riguarda Steve Wynn, è uno dei tipi più brillanti con cui abbia mai avuto il piacere di parlare o che abbia mai avuto il piacere di ascoltare. Fa tutto al meglio ed è il boss migliore e più alla mano per cui abbia mai lavorato. Semplicemente lo adoro!» Forse lo adorerà anche perchè a fine 2010 era riuscito a far lievitare il prezzo dei biglietti del suo spettacolo da 147 dollari a oltre 250, il che generò non poche polemiche su quanto valesse la pena di pagare per la “intimità” di quei concerti. Wynn si giustificò dicendo che era come trovarsi con Garth nel salotto di casa sua; anche se il Wynn Theatre non è la sala più grande del mondo ci si chiese quanto potesse essere grande il salotto di casa Brooks… In realtà la firma del contratto nel 2009 prevedeva un impegno quinquennale, che poi per motivi ignoti si è ridotto in corso d’opera. Wynn lascia comunque le sue porte aperte e Brooks potrà tornare in Nevada quando vuole. Ma cosa c’è in serbo per il futuro? Lo vedremo.
Intanto possiamo dire cosa hanno avuto in serbo gli altri per lui. Lo scorso 21 ottobre, infatti, insieme a Connie Smith e ad Hargus “Pig” Robbins, Garth è stato ufficialmente reso membro della Country Music Hall of Fame. La cerimonia di investitura – presenti tra il pubblico un esercito di stelle della musica country di ieri e di oggi, tra cui Barbara Mandrell, Ricky Skaggs, Bobby Braddock, Vince Gill, Merle Haggard, Jean Shepard, Jimmy Fortune degli Statler Brothers e, ovviamente, il marito di Connie Smith, Marty Stuart – si è svolta sabato scorso a Nashville e per il cantante, accompagnato dalla moglie Trisha Yearwood, è stata un’emozione indescrivibile tanto che per quasi tutta la durata dell’evento le lacrime ai suoi occhi non sono mai scomparse. «Questo è il giorno più grande della mia carriera musicale, ad oggi» ha detto Garth dal palco «Ma i giorni più grandi della mia vita sono seduti in prima fila, sono quelli in cui ho avuto la fortuna di diventare il padre di Taylor, August e Allie. Vi voglio bene, ragazze, voi siete i più grandi giorni della mia vita. Non so se lo sapete ma noi genitori giudichiamo il successo della nostra intera vita vedendo lo sguardo negli occhi dei nostri figli quando ci guardano. Quando sarà il mio turno di andare spero che vi rimanga la sensazione di un padre che vi ha amato davvero quanto più è possibile vicino a quanto davvero vi amo io.»
A chiamarlo per ricevere l’investitura è stato il suo mito George Strait, colui per il quale nel 1981 (dopo averlo sentito cantare alla radio il suo primo successo “Unwound”) decise che la musica country sarebbe stata il suo destino, scrivendo quasi di getto “Much Too Young (To Feel This Damn Old)” e sperando che egli avrebbe accettato di inciderla. «Non ci ha provato seriamente» Strait ha detto nel corso della serata «Altrimenti questa sarebbe stata una mia canzone. Io ho bisogno di brani come questo!» E poi, ricordando gli inizi di Brooks, ha aggiunto: «Avevo sentito parlare di lui, avevo letto che i suoi show erano esplosivi, che si arrampicava sulle corde, che sfasciava chitarre. Pensai: ma questa è musica country, mica può fare cose del genere! Ma devo ringraziarlo perché ha portato così tanti nuovi fan alla country music e ci ha aiutati tutti!»
«
Quando venni  qui a Nashville io volevo solo scrivere canzoni, niente di più.» ha affermato Garth durante un’intervista per Inside Music Row «Arrivai con in tasca “Much Too Young” per George, non avevo nessun sogno particolare e nessuna aspirazione. Non avevo inciso dischi, non avevo fatto tour… Volevo solo scrivere canzoni. E’ pazzesco, perché forse già allora sapevo che il più grande onore in questa città è essere considerati autori di musica. Quindi già allora la Country Music Hall of Fame per me era un sogno  ed oggi farne parte mi fa sentire così umile…» Invece “Much Too Young (To Feel This Damn Old)” è diventata il primo ed indimenticabile successo di Garth Brooks, dando il via alla sua fenomenale carriera negli Stati Uniti e nel mondo. Ma la soddisfazione finalmente è arrivata, perché in apertura di serata George Strait quella canzone l’ha cantata davvero (e ragazzi che versione! Solo King George poteva rendere una versione senza far rimpiangere Garth!). Gli altri suoi brani che hanno fatto parte della colonna sonora della serata sono stati “The River” e “That Summer” cantata con Bob Seger (con Trisha a fare in entrambi da background vocal). Ad esibirsi sono saliti anche Ronnie Dunn, Vince Gill, Ronnie Milsap, Crystal Gayle e James Taylor (un altro mito ispiratore di Brooks) prima del brano finale a chiusura della serata (“Will The Circle Be Unbroken”) che per tradizione è cantato insieme da tutti i membri della Country Music Hall of Fame presenti in sala.

Cosa dobbiamo aspettarci adesso che il contratto con il Wynn di Las Vegas è giunto al termine, Mr. Brooks sta per tornare a tempo pieno con la sua famiglia alla sua villa di Owasso in Oklahoma e le sue bambine non sono più così piccole? Altri dischi, un altro tour? «Il mercato discografico è cambiato molto in questi anni, non mi vedo in grado di incidere un altro disco nel mio immediato futuro» ha detto GB a Inside Music Row «Ma a riguardo del tornare in tour, direi che in un paio di anni mi piacerebbe tornare ad infiammare Nashville».
Io non aspetto altro, caro Garth!

M.A.

Garth e Trisha: la potenza della musica. Country ovviamente!

Posted by CountryStateLine on 17th settembre 2012 in Home (News)

Qual è la coppia di celebrità più influente nella musica? Io avrei avuto qualche dubbio a rispondere a questa domanda, ma questo mese è intervenuto addirittura un sondaggio di Billboard a fugare ogni incertezza. E a rendermi in qualche maniera più soddisfatto. A insindacabile giudizio del settimanale della Prometheus Global Media, infatti, la coppia in cima a questa speciale classifica è quella composta da Garth Brooks e sua moglie Trisha Yearwood (nella foto Larry Busacca – Getty Images). Potreste domandarvi: come hanno fatto Garth e Trisha a conquistare il podio più alto, dato che sono sposati da neanche sette anni e che ci sono coppie famose sposate da più tempo? In realtà la classifica è stata stilata sulla base dei dati in possesso della Nielsen SoundScan (la fonte ufficiale di “tracciamento vendite” dei dischi negli Stati Uniti e in Canada) tenendo presenti le vendite combinate di dischi all’interno del territorio statunitense a partire dal 1991 fino ad arrivare ad oggi. Sulla base di questo criterio è venuto fuori che in questi 21 anni Brooks e Yearwood hanno venduto quasi 80 milioni di dischi, il che è decisamente impressionante considerando che Garth Brooks non incide più un disco dal 2001. Immaginate cosa avrebbero potuto fare questi due se il nostro stesse ancora sfornando album a raffica come ha fatto per un decennio. I due a quest’ora avrebbero creato un abisso tra loro e i più diretti inseguitori. La coppia ha pubblicato insieme 18 album in studio e questo numero è stato sufficiente per proiettarli in cima alla lista.
Garth e Trisha, che si sono uniti in matrimonio nel 2005, si piazzano davanti ad altre due coppie strafamose nel mondo della musica country: Tim McGraw-Faith Hill (nella bella foto Scott Gries/Getty Images scattata ai CMT Music Awards nell’aprile del 2008 in cui si baciarono dopo la loro esibizione), che per Billboard si piazzano al terzo posto con “solo” 61 milioni di copie vendute e Blake Shelton-Miranda Lambert, piazzatisi noni con 10 milioni di copie vendute insieme. Il che è allo stesso modo incredibile poiché il primo album di Miranda Lambert, “Kerosene”, uscì nel 2005, quattro anni dopo che Garth Brooks aveva smesso di pubblicare nuovi dischi! Più impressionante è forse però il fatto che i coniugi Brooks e Yearwood si sono piazzati più in alto della coppia Jay-Z/Beyonce che si sono dovuti accontentare della seconda posizione con 62 milioni di copie vendute “in combinata”. I due dettano le regole nel mondo della musica pop, ma a confronto della potenza del country rappresentata da Garth e Trisha devono cedere il passo. Di circa 20 milioni di unità. Chi dice che la country music non paga?