Posts Tagged ‘Garth Brooks’

Il 2014 può essere l’anno di un tour e un disco insieme per Garth e Trisha?

Posted by CountryStateLine on 13th aprile 2012 in Home (News)

Se il 2013, come ho scritto l’anno scorso (vedi), dovrebbe essere l’anno dell’arrivo in Europa degli Alabama (che quest’anno sono tornati in tour negli Usa), il 2014 sarà l’anno nientemeno che del ritorno sulle scene mondiali di Garth Brooks. In una recente intervista alle news della radio ABC, Trisha Yearwood ha rivelato infatti che lei e suo marito potrebbero presto fare un tour insieme e dare il via alla registrazione di un album di loro duetti, del quale si parlava già ancora prima del divorzio di Garth dalla precedente moglie Sandy Mahl. Presto, ovviamente, significa appunto non prima del 2014. E’ infatti tra due anni che la sua figlia più giovane, Allie Colleen, oggi sedicenne, si diplomerà. «Questo sarebbe il momento ideale per realizzare un album di duetti perché se si sta facendo un tour insieme e si può veramente cantare insieme le canzoni sul palco durante i concerti, questo quantomeno avrebbe senso» ha detto Yearwood. Brooks inoltre ha dichiarato che il 2014 sarebbe il momento ideale per fare un tour. «Mi piacerebbe tornare in tour per la prima volta senza più sentirmi in colpa per aver lasciato a casa sia le mie figlie che mia moglie» ha detto al giornalista Robin Leach «Adesso le mie figlie hanno fatto quello che dovevano fare e mia moglie è con me. Sai, siamo insieme in tour, così credo proprio che sia una combinazione di fattori assolutamente di puro divertimento».
Nel frattempo, come sapete, da qualche anno i fan più fortunati possono acchiappare Garth dal vivo sul palco del Casinò Wynn di Las Vegas, dove dal 2009 la star ha deciso di tornare per un certo numero di precise date a suonare e dove alla fine di quasi ogni spettacolo è raggiunto sul palco dalla stessa Trisha, in qualità di special guest (fan doppiamente fortunati!). «E’ come se fossi la chiusura col botto, la gente impazzisce ed è divertente.» ha spiegato Yearwood «Quindi approfitto di quel piccolo momento finale del concerto per uscire e impreziosire lo show, e poi esco.» Ha paragonato la loro alchimia sul palco a quella di un’altra famosa coppia, quella di Sonny and Cher. «E’ come la loro unione, che amo perché, sapete, ho sempre voluto essere come Cher in ogni caso.» Spero non si riferisse al suo silicone. Trisha è comunque al momento al lavoro in studio di registrazione per preparare il suo nuovo album. Ma è in preparazione anche un altro progetto, di tipo culinario: partirà infatti domani sul canale americano Food Network (che gestisce anche un sito collegato, www.foodnetwork.com) il suo programma “Trisha Yearwood’s Kitchen”, dove parlerà di ricette e di cucina.

I primi 50 anni di Garth Brooks!

Posted by CountryStateLine on 10th febbraio 2012 in Home (News)

Il compleanno per i primi 50 anni dell’artista singolo che ha venduto più di ogni altro artista nella storia della musica, Garth Brooks, che come tutti noi suoi fans sappiamo è caduto martedì scorso, 7 febbraio, non è stato celebrato da Garth in modo da trasformarlo nel grande indimenticabile evento mondano che qualcuno (per esempio i columnist delle riviste gossippare di Music City e dintorni) si aspettava; né è stato certo da lui considerato la tappa fondamentale della sua vita.
O forse si, nel senso che ha voluto festeggiarlo insieme al suo storico produttore Allen Reynolds (nella foto a destra con barba e camicia bianca), ora in pensione, e un piccolo gruppo di amici in quel di Nashville. A quanto scritto dal The Tennessean Garth ha letteralmente colto di sorpresa Reynolds reintitolando a suo nome uno studio di registrazione di Music City, originariamente chiamato “Jack’s Tracks”, ribattezzandolo “Allentown Studios”.

Non si tratta di uno studio di registrazione qualsiasi ma dello studio situato al 1308 della 16th Avenue di Nashville dove Reynolds ha prodotto tutti gli album dell’ex re Mida di Nashville – eccetto uno, il semi flop del 1999 “In the life of Chris Gaines” – quando era suo produttore, nonché singoli e album di altri calibri di prima grandezza  del periodo come Don Williams, Kathy Mattea e Crystal Gayle. E anche lo studio dove Brooks ha inciso “The Dance”, il che da solo mi fa venire la pelle d’oca. «E’ un giorno davvero emozionante per me» ha detto Garth «mia moglie [Trisha Yearwood, per chi non lo sapesse, ndr] mi aveva detto “è il tuo cinquantesimo compleanno, realizza il sogno che più desideri” e non ho potuto in quel momento trovare nel mio cuore migliore desiderio che quello di vedere riconosciuto un po’ di merito a quest’uomo».
Garth aveva comprato lo studio due anni fa proprio da Allen Reynolds, il quale a sua volta lo aveva acquistato dall’originale proprietario, Cowboy Jack Clement, già socio co-proprietario dello studio nonché mitico autore/produttore della Sun Records negli anni ‘70, che gli aveva dato il nome “Jack’s Tracks” dopo averlo rilevato nel 1975. Reynolds era stato chiamato da Brooks allo studio con la scusa di celebrare il suo compleanno. Appena è arrivato, presenti tutti gli altri amici convenuti (tra gli altri Kathy Mattea, Steve Wariner, Ruby Lovett e Emmylou Harris), Brooks ha scoperto la nuova scritta incisa “Allentown Studios” sistemata nella grande sala dello studio.
«Fa il suo effetto» ha detto Reynolds «Meglio ancora vedere tutta la gente che è venuta qui oggi. Sarà dura per me smettere di chiamare questo posto Jack’s Tracks. E’ una gioia sapere che Garth ha comprato questo posto e l’ha conservato come un posto dedicato alla musica perché oggigiorno non si sa mai. Poteva anche essere demolito come l’edificio che era qui di fronte e al suo posto avrebbero potuto costruire degli appartamenti o altro!»
Lo studio (nella foto a sinistra è visibile l’edificio che lo ospita), acquistato da Garth Brooks per contribuire a proteggerlo, è stato da lui preservato nelle medesime condizioni in cui lo aveva trovato, con semplici pavimenti in linoleum, le pareti rivestite in legno, le foto degli artisti e dei premi vinti appese alle pareti. Il che non da’ nessun motivo a chi lo guardi di credere che ci si trovi di fronte allo studio di registrazione responsabile della creazione del terzo catalogo più venduto nella storia della musica. «Questo edificio e questo studio sono stati sempre un tesoro per me» ha dichiarato Reynolds «così come ho sempre considerato prezioso avere un posto dove l’ambiente era sotto il mio controllo e tutto era di giovamento alla musica. Ecco che cos’è per me questo luogo.»
M.A.

Per le foto di questo articolo ringrazio:
Info USA
Shelley Mays – The Tennessean
Randy McNutts e il suo meraviglioso sito “Home Of The Hits”

 

 

ACM Awards 2011: domenica la grande serata. Ecco i premi speciali

Posted by CountryStateLine on 31st marzo 2011 in Home (News)

Taylor SwiftE’ stata resa nota l’altro ieri la lista ufficiale dei premi speciali che verranno consegnati domenica prossima durante la serata degli Academy of Country Music Awards a Las Vegas. Tra i nomi, quelli di Taylor Swift, Reba McEntire, Garth Brooks e Larry Gatlin & The Gatlin Brothers. A Taylor Swift sarà dato il premio noto come il Jim Reeves International Award per il suo contributo fondamentale alla diffusione e accettazione della musica country in giro per il mondo. Reba McEntire riceverà invece il Career Achievement Award, un onore attribuito a chi ha contribuito alla popolarità della musica country nel corso dell’ultimo anno. Garth Brooks (foto DailyCeleb.com) e The GatlinsGarth Brooks (Foto DailyCeleb.com) riceveranno invece il Cliffie Stone Pioneer Award. «Steve, Rudy ed io siamo molto riconoscenti alla ACM per questo onore incredibile. L’Academy è sempre stata una parte molto importante della nostra carriera fin dai lontani esordi, quindi  sembra proprio che il cerchio sia chiuso» ha detto Larry Gatlin «A proposito: congratulazioni a Garth. Pensiamo che abbia un grande futuro in questo campo…». Lungimiranti…
Il Cliffie Stone Pioneer Award celebra coloro i quali sono pionieri nel genere della musica country. Vincitori del passato – ricordo – furono gli Alabama, Johnny Cash, Merle Haggard, George Jones, Loretta Lynn, Willie Nelson, Dolly Parton, Charley Pride, Kenny Rogers, Mel Tillis, Conway Twitty, Porter Wagoner, Charlie Daniels, Hank Williams Sr. e Hank Williams Jr. The Gatlin Brothers e Garth Brooks saranno poi più avanti quest’anno protagonisti di una serata in cui presenzieranno con i loro premi. La data avrà luogo a Nashville e sarà comunicata più in là.
Reba McEntireTom T. Hall e lo scomparso Hank Cochran riceveranno il Poet’s Award per il loro lavoro come autori di canzoni. John Dorris, manager di diversi artisti, porterà a casa il Mae Boren Axton Award per i suoi anni di servizio all’interno della ACM. “Country Strong”, il film con protagonista Gwyneth Paltrow e Tim McGraw, che non ha vinto nessun premio della critica né tantomeno Oscar, riceverà il Tex Ritter Award, che è attribuito a pellicole che parlano in maniera prevalente di country.
Elenco tutti gli altri vincitori dei premi speciali (lascio la dizione originale con tra parentesi la traduzione):
 

- Producer of the Year (Produttore dell’anno): Paul Worley
- Audio Engineer of the Year (Ingegnere Audio dell’Anno): Chuck Ainlay
- Bass player of the year (Bassista dell’Anno): Glenn Worf
- Percussionist/drummer of the year (Percussionista/Batterista dell’Anno): Eddie Bayers
- Guitarist of the year (Chitarrista dell’Anno): Tom Bukovac
- Fiddle player of the year (Violinista dell’Anno): Aubrey Haynie
- Piano/keyboard player of the year (Pianista/Tastierista dell’Anno): Gordon Mote
- Specialty instrument player of the year (Musicista in una specifica specialità strumentale): Bryan Sutton
- Steel guitar player of the year (Suonatore di Steel Guitar dell’Anno): Dan Dugmore

QUI
il link all’articolo sugli ACM Awards 2011 del 17 febbraio scorso.

In aggiunta, il Ryman Auditorium è stato nominato “Venue of the year” (Luogo dell’Anno) e il Direttore Generale del Ryman, Sally Williams, è stata nominata “Promoter dell’Anno”.

 

 

Garth Brooks entrerà ufficialmente a giugno nella Songwriter Hall of Fame

Posted by CountryStateLine on 26th febbraio 2011 in Home (News)

Garth BrooksIl mio cantante preferito, Garth Brooks, diventerà membro ufficiale della Songwriter Hall of Fame quest’anno insieme a John Bettis, Leon Russell, Allen Toussaint, Billy Steinberg e Tom Kelly.
In una dichiarazione Garth ha affermato: «Voglio ringraziare la Songwriter Hall of Fame per questo grandissimo onore. Considerarmi un “autore di canzoni” è qualcosa con cui faccio fatica a trovarmi d’accordo, perché è proprio l’autore l’ingrediente più importante e l’elemento più dotato nella formula segreta della musica. Mi sento onorato e umile nel ricevere questo premio e voglio ringraziare gli altri autori con i quali ho scritto nel passato. E questo perché è anche grazie a loro che io ricevo questo premio».
La 42esima cena ufficiale di presentazione dei nuovi membri della Songwriter Hall of Fame avverrà il prossimo 16 giugno al Marriott Marquis Hotel a New York. Altri riconoscimenti ufficiali che verranno assegnati in questa serata saranno annunciati in un secondo tempo. Fondata nel 1969, la Songwriter Hall of Fame (SHOF) funge da ponte vitale tra la musica del passato e quella del futuro. Nell’omonimo museo, i pionieri della musica sono tutti gelosamente custoditi e celebrati mentre la comunità musicale che lavora nell’organizzazione scova e fa crescere la prossima generazione di trovatori. Garth Brooks, Leon Russell, Billy Steinberg, Tom Kelly e Allen Toussaint si uniscono ad una prestigiosa famiglia che già include, tra gli altri, Kris Kristofferson, Carole King, Holland-Dozier-Holland, Dolly Parton, James Taylor, Van Morrison, Bruce Springsteen, Elton John, Loretta Lynn, Leonard Cohen e James Brown.
Le mie personali congratulazioni a Garth.

Loretta Lynn e la musica Country celebrati al Ryman Auditorium

Posted by CountryStateLine on 18th ottobre 2010 in Home (News)
Reba McEntire, Kellie Pickler, Loretta Lynn, Lee Ann Womack, MArtina McBride e Gretchen Wilson (Foto: Frederick Breedon - Getty Images)
Reba McEntire, Kellie Pickler, Loretta Lynn, Lee Ann Womack, Martina McBride e Gretchen Wilson (Foto: Frederick Breedon – Getty Images)

Quella di martedì scorso al Ryman Auditorium di Nashville è stata una serata a cui tutti gli appassionati della musica country avrebbero voluto prendere parte. La Recording Academy – la società che si occupa dell’assegnazione dei premi Grammy – ha voluto rendere un giusto (anche se da molti ritenuto troppo breve: 45 minuti) tributo musicale alla grande Loretta Lynn, eccezionale icona, grande professionista, signora di stile e pionieristica anche in tema di femminismo, quando certe posizioni erano davvero scomode da assumere nella società. Il tributo – denominato Salute to Country Music – ha visto la partecipazione di tante star country (Garth Brooks, Martina McBride, Kid Rock, Gretchen Wilson e Lee Ann Womack) ed è stato presentato da Reba McEntire, presentatasi sul palco in un completo nero da cocktail. «Il mondo intero conosce e ama la figlia di un minatore che è venuta da Butcher Holler, nel Kentucky» ha detto Reba mentre guadagnava il centro del palco per la presentazione, immediatamente prima di omaggiare la platea con una sua elettrizzante versione del successo datato 1967 della signora Lynn  “If You’re Not Gone Too Long”. «Io l’ho amata dalla prima volta che l’ho sentita cantare in radio». Solo Vince Gill finora era stato reso protagonista di una serata simile, l’anno scorso; proprio Gill, impossibilitato ad essere presente in questa occasione, ha mandato un video-saluto: «Non conosco nessun’altro che sia più importante nella storia di questa città né di questa musica». Di nuovo Reba: «Loretta Lynn affrontò qualsiasi argomento controverso che nessun altro aveva potuto affrontare, nella musica country. Per lei, nessun tema era tabù». Ad esempio di questa sua attitudine ad osare, ha citato una registrazione della signora Lynn del 1975 dal titolo “The Pill” (la pillola), un’ode alla liberalizzazione del controllo delle nascite: benché la maggior parte delle radio rifiutarono di programmare questa canzone, questa scalò comunque le classifiche arrivando al quinto posto.  A seguire Gretchen Wilson ha cantato “Don’t Come Home A’ Drinkin’ (With Lovin’ On Your Mind)”, una paternale al marito troppo dedito all’alcool, scritta e registrata da Loretta Lynn nel 1966 e diventata la sua prima numero uno l’anno successivo.
Loretta Lynn con Kid Rock (Foto: Rick Diamond - WireImage)Dopo Wilson è salito sul palco Kid Rock (nella foto qui a sinistra con la signora Lynn – Foto Rick Diamond/WireImage), che con una specie di tamburello legato alla sua coscia è entrato sul palco ancheggiando e sbattendolo mentre intonava la rassicurante “I Know How”, datata 1970. Poi ancora, in duetto con Wilson, la poco conosciuta “You’re The Reason Our Kids Are Ugly” (un brano tra quelli di minore successo che Loretta Lynn cantò in coppia con Conway Twitty nel 1978). Reba ha poi chiamato sul palco Lee Ann Womack per cantare con lei “The Song That Started It All – I’m A Honky-Tonk Girl” (il primo disco di Loretta Lynn entrato in classifica, nel 1960) per poi introdurre Martina McBride (che pure in fatto di argomenti scottanti nelle sue canzoni sa il fatto suo, vedi gli abusi e l’omicidio di cui parla in “Independence Day”…) la quale ha reso due belle versioni di “You Ain’t Woman Enough” (1966) e “Love Is The Loretta Lynn e Garth Brooks cantano "After The Fire Is Gone" (Foto: Rick Diamond - WireImage)Foundation” (1973). Due “dichiarazioni” niente male!
Neil Portnow, presidente ed amministratore delegato dell’Academy, ha ricordato che questa celebrazione della signora Lynn è avvenuta a soli 3 giorni di distanza dalla sua primissima apparizione sul palco del Ryman Auditorium e l’ha indicata come la prima vera  “antesignana degli avvocati delle donne”. Dopodiché ha presentato l’otto volte vincitore di un premio Grammy Jack White dei White Stripes. Fu proprio White a produrre l’album della signora Lynn “Van Lear Rose” nel 2004. White ha ricordato che insieme al membro della sua band (nonché ex moglie) Meg White, quell’anno, stavano ritornando a casa in auto dopo una sessione di registrazione a Memphis e d’impulso decisero di fermarsi ad Hurricane Mills (in Tennessee) presso il ranch di Loretta. «Senza neanche che ce ne accorgessimo, Loretta stava preparando a me e a Meg pollo e gnocchi di pasta bolliti. Ed un attimo dopo ricordo che eravamo nella camara da letto di Loretta passando in rassegna canzoni che lei aveva scritto ma mai inciso. Nacque così l’idea di “Van Lear Rose”». Che – è bene ricordarlo – quell’anno vinse un Grammy come miglior disco country (e il duetto Lynn-White “Portland, Oregon” si portò a casa  anche il Grammy per la categoria  migliore collaborazione vocale country!). «Credo che Loretta sia la più grande cantante ed autrice del 20esimo secolo!».
Loretta Lynn accetta i premi a lei dedicati (Foto: Rick Diamond - WireImage)Ed eccola entrare a questo punto, l’immensa signora Loretta Lynn, vestita di un lungo abito bianco leggermente diafano a manica lunga, che ha accettato da Portnow i due premi a lei dedicati : il trofeo Salute to Country Music e il premio The Lifetime Achievement. «Non so cosa dire, tranne Grazie!» ha detto, dirigendosi subito verso le quinte (nella foto a sinistra il momento della consegna; insieme a lei, da sinistra, Jack White, Neil Portnow e Garth Brooks – Foto: Rick Diamond/WireImage). Ma Jack White l’ha dolcemente e velocemente afferrata riportandola al centro del palco per permetterle di Il saluto della signora Lynn ai suoi fan (Foto: Rick Diamond - WireImage)prendersi il lungo e commosso applauso del Ryman e permettere ai suoi fan (inclusa la sorella Crystal Gayle, emozionata più di lei) di averla vicina. La signora Lynn è rimasta poi sul palco mentre Garth Brooks, di nero vestito e recando una chitarra acustica, è uscito dal retro palco per cantare con lei “After The Fire Is Gone” (foto più sopra – Rick Diamond/WireImage). Non c’era differenza tra la sua voce in quel momento e quella che nel 1971 incise questa canzone per la prima volta con Conway Twitty (e fu un altro Grammy per la miglior interpretazione vocale…). Mentre il pubblico si alzava tutto in piedi e salutava, Garth si è tolto il cappello da cowboy, l’ha abbracciata e l’ha accompagnata via dal palco. Ancora applaudiva quando Reba è tornata fuori e ha annunciato la fine del tributo musicale: «Con un’industria discografica in così repentini e a volte traumatici cambiamenti» ha chiosato «è oggi più importante che mai celebrare la musica country – la vera musica country!». Sottoscrivo e mi tolgo idealmente anche io il cappello.

L’indimenticabile Chris LeDoux celebrato con una statua di bronzo

Posted by CountryStateLine on 24th giugno 2010 in Home (News)

Chris LeDouxE’ stata scoperta ed inaugurata sabato scorso la statua – grande una volta e mezzo le dimensioni reali – riproducente Chris LeDoux in sella al suo mitico cavallo Stormy Weather  (col quale nel 1976 vinse il titolo mondiale di horse bareback riding) che va a rendere omaggio al grande cowboy, campione di rodeo, cantante country (un totale di 36 album incisi in carriera) e scultore egli stesso, scomparso prematuramente 5 anni fa a soli 57 anni a causa di un cancro al fegato che lo aveva costretto già nel 2000 ad un trapianto (per il quale il suo grande amico Garth Brooks si era offerto come donatore, poi impossibilitato ad aiutarlo a causa di una incompatibilità di tessuti). La Academy of Country Music gli assegnò alla memoria il Pioneer Award che fu ritirato a suo nome dallo stesso Brooks durante la premiazione del 2005
La Statua in Bronzo durante la lavorazioneLa statua si chiama “Good Ride Cowboy” ed  è stata scolpita da D. Michael Thomas che ha impiegato più di un anno a darle forma finita. “Good Ride Cowboy” è anche il titolo del singolo che Garth Brooks incise in memoria dell’amico a pochi mesi dalla sua morte, decidendo di uscire momentaneamente dal silenzio discografico in cui era entrato in seguito al suo ritiro dalle scene musicali nel 2000; singolo che nel giro di qualche settimana arrivò fino alla posizione numero 3 della classifica Hot Country Songs di Billboard. La statua poggia su di una base a forma di chitarra ed è la punta di diamante del Chris LeDoux Memorial Park, un sogno che LeDoux stesso aveva coltivato da sempre per la sua comunità di Kaycee, Wyoming, dove si era Un dettaglio della statua in bronzo riproducente LeDoux e Stormy Weatherstabilito con la famiglia (moglie e cinque figli) all’indomani del definitivo abbandono del circuito professionistico del rodeo avvenuto nel 1980, dovuto anche al peggioramento di alcune ferite procuratesi nel corso della carriera. LeDoux voleva un posto in cui la gente fosse in grado di riposarsi e fermarsi a riflettere.
C’è un unico sentiero che conduce dall’ingresso del parco fino al punto dove si erge la statua: questo sentiero è indicato dalle vere impronte degli stivali di LeDoux, che conducono i visitatori fino al monumento via via diventando sempre meno evidenti man mano che ci si avvicina ad esso.
LeDoux è nel cuore di tutti gli amanti della musica country nonché un idolo per ogni campione di rodeo; il suo esempio, la sua rettitudine, la sua semplicità ed il suo talento naturale rimangono intatti anche a distanza di anni dalla sua morte. Come Garth Brooks canta dal vivo nella  sua “Much Too Young (To Feel This Damn Old)”: God Bless Chris LeDoux!

Imprevisto “bis” per Garth Brooks a Las Vegas

Posted by CountryStateLine on 25th febbraio 2010 in Home (News)

Garth Brooks all'Encore Theater di Las Vegas lo scorso 11 dicembre - Foto: Henry Diltz

Garth Brooks all’Encore Theater di Las Vegas lo scorso 11 dicembre – Foto: Henry Diltz

Alle ore 22 circa dello scorso 12 febbraio, dopo due ore filate di esibizione all’Encore Theatre del Casinò Wynn di Las Vegas, a spettacolo giunto al termine, le luci si sono accese e Garth Brooks ha lasciato il palco recandosi nel backstage per cenare. Circa quindici minuti più tardi un incredulo addetto del Wynn si è presentato nel suo camerino e ha riferito che, per quanto fosse incredibile, il pubblico non aveva abbandonato la sala e, anzi, erano ancora tutti lì, in piedi, così come quando egli li aveva salutati. Pensando che l’addetto stesse scherzando, Brooks è tornato sul palco ed è rimasto senza parole: nessuno se ne era andato, tutti in piedi come quando si era diretto al backstage, in pressoché silenziosa attesa. Rendendosi conto di quanto fedele sia il suo pubblico e volendo ripagarlo di tanto affetto, Garth ha afferrato nuovamente la sua chitarra, è tornato fuori sul palco e ha suonato per altri quarantacinque minuti! Dopo questo poderoso “encore” ha dichiarato: «Non ho mai visto nulla del genere nella mia carriera!»
Nel frattempo, come promesso, vi aggiorno sulla situazione dei suoi prossimi concerti (a solo) confermati al Wynn di LV fino ad agosto. Marzo: 26, 27 e 28. Aprile: 9, 10, 11. Giugno: 25, 26, 27. Luglio: 16, 17 e 18. Agosto: 6, 7, 8. Le prenotazioni si aprono dopodomani,  sabato 27, alle 13 (ora italiana). Vi ricordo che per ragioni di sicurezza i biglietti sono nominativi ed è impossibile riassegnare ad altro soggetto un biglietto già emesso.
Per ulteriori dettagli vi rimando il mio post del 19 ottobre scorso.

Il ritorno di Garth Brooks!

Posted by CountryStateLine on 19th ottobre 2009 in Home (News)

GBDurante un’affollata conferenza stampa tenuta settimana scorsa alla Grand Ole Opry House Garth Brooks, l’artista che ha venduto più di ogni altro nella storia della musica country, ha annunciato il suo ritorno sulle scene dopo nove anni dal suo ritiro. Nel 2000 Brooks aveva dichiarato che la sua attività di artista lo costringeva a ritmi per lui non più sopportabili e che preferiva passare più tempo con la sua famiglia e soprattutto le sue bambine. Durante la mezz’ora in cui si è sottoposto al fuoco di fila di domande da parte della stampa presente, Garth ha specificato che al momento non è prevista nessuna data specifica né nessun evento è già stato pianificato, a parte una serie di esibizioni da tenere all’Encore Theatre presso il Casino Wynn di Las Vegas a partire dal prossimo 11 dicembre. L’accordo concluso è per un periodo di cinque anni e Garth si esibirà in show acustici comunicati a cadenze trimestrali e solo per determinate ricorrenze dell’anno. «Sarà un pò come tornare alle origini quando, prima di trasferirmi a Nashville per tentare la fortuna nella musica country, mi esibivo solo io e la mia chitarra in posti come il Wild Willie Saloon a Stillwater in Oklahoma. Desidero ricominciare con una cosa molto intima, per capire cosa piace e cosa non piace adesso alla gente. Vorrei ringraziare Steve Wynn per darmi la possibilità di esibirmi ancora per le gente in questo modo, cosa che sembrava a me ormai impossibile, e nello stesso tempo di permettermi di stare con le mie bambine. Sono ovviamente molto nervoso, ma mi piace la sensazione dell’uscire dal tetto sicuro del ritiro per tornare su un palco». Il Wynn metterà a disposizione di Brooks un jet privato per poter fare rientro dalla sua famiglia in Oklahoma appena terminati i vari spettacoli, la cui durata è prevista in un’ora e mezza ciascuno. In questi cinque anni non inciderà nessun disco e non farà nessun tour dal vivo (il periodo è stato scelto da Brooks poiché nel 2015 la sua bimba più piccola avrà compiuto 18 anni). Durante il suo discorso Brooks ha sottolineato come sia fondamentale rafforzare l’aspetto sindacale dell’industria discografica per preservare la professionalità degli artisti, dei quali è importante proteggere le canzoni dagli attacchi di internet e dei pirati informatici. «Una volta Jimmy Bowen [ex amministratore delegato della Capitol Record Nashville, ndr] mi ha detto “Non abbiamo idea di quanto potere abbiamo nelle nostre mani, dobbiamo riportare la musica al suo valore originario” ed aveva assolutamente ragione!».
Brooks è stato categorico anche sul fatto che i suoi fans non si devono aspettare di vedere le sue canzoni scaricabili tramite i-Tunes, a meno che la Apple non cambi politica e accetti che all’artista che non vuole mettere a loro disposizione solo i singoli brani sia data la possibilità di mettere a disposizione degli utenti il download dell’intero cd. Se le cose non cambiano «non vedrete mai il mio materiale lì sopra». Garth ha poi chiuso ricordando il suo enorme amore per la Grand Ole Opry: «Vorrei tanto tornare a suonare spesso all’Opry. Gli devo moltissimo. Se me lo consentiranno, lo farò». Nell’attesa di conoscere magari quello che pensate a proposito di questo annuncio, ecco quello che dovete sapere se programmerete un viaggio a Las Vegas per vedere Garth Brooks in concerto: i biglietti andranno in vendita sabato prossimo a partire dalle 11 ora di New York (le 17 da noi) e avranno un prezzo di $143 (quasi 100 euro); possono essere prenotati telefonicamente allo 001.702.770.7469 oppure online a www.wynnlasvegas.com/boxoffice . Le date confermate al momento sono: a dicembre l’11, il 12 ed il 13; a gennaio l’1, il 2, il 3 e il 22, 23 e 24; a febbraio il 12, il 13, il 14 e il 26, 27 e 28. Il venerdì lo show comincia alle 20, sabato doppio spettacolo alle 20 ed alle 22.30, domenica alle 20.
Non sarà un vero e proprio rientro ma…. bentornato Garth!