Independence Day 2009, Billy “the Kid” Dean a Voghera

Posted by CountryStateLine on 27th giugno 2009 in Festival e concerti

IndependenceDay 2009Torna e si conferma come un appuntamento di tutto rispetto l’Independence Day al Cowboys’ Guest Ranch di Voghera, fortemente voluto dal patron Carlo Riccardi e realizzato con la preziosa collaborazione della CWE. Per questa seconda edizione, dopo l’inaugurazione che l’anno scorso ha visto protagonista Michael Peterson, a esibirsi sul palco del festival nella serata di sabato 4 luglio arriva Billy Dean, cantante country con spiccate inclinazioni al pop e a testi “contemplativi” ma dotato di una versatilità vocale tale da consentirgli sia di spaziare senza problemi tra i due generi che di performance di tutto rispetto in altri ambiti (ricordo una sue versione niente male del blues “Steamroller” di James Taylor).
William Harold Dean nacque a Quincy, Florida, il 1° aprile 1962. Questo fu il nome che suo papà Billy, già paracadutista durante la Seconda Guerra Mondiale, scelse per lui in onore del fratello Harold, morto in combattimento durante quella guerra. Papà Billy, che durante la guerra d’Africa aveva già perso un primo fratello, Robert Lloyd, era egli stesso un talentuoso cantante e durante gli anni al fronte, già fin da molti anni prima che William Harold nascesse, cantava regolarmente ogni sabato con la sua band all’American Legion Hall. Pur avendo molto talento, però, rinunciò alla carriera artistica per stare accanto alla sua famiglia e crescere William Harold e le sue 2 sorelle.

DEAN2         0749Il giovane Dean cominciò quindi a respirare fin da subito aria e note musicali e imparò a suonare la chitarra quando ancora frequentava la scuola elementare. A 8 anni iniziò a suonare con la band di suo padre, che si chiamava The Country Rock. A 15 anni iniziò addirittura la sua attività di autore e dopo aver frequentato il college a Decatur, Mississippi, durante un anno di college con la squadra di pallacanestro guadagnato grazie ad una borsa di studio, iniziò ad esibirsi in club e hotel lungo tutta la Costa del Golfo. Nel corso di questa attività di solista, nel 1982, si iscrisse al Wrangler Starsearch Talent Contest di Bainbridge, in Georgia, dove pur non vincendo fu finalista nazionale: il premio per questa piazzamento fu un esibizione dal vivo alla Grand Ole Opry. Il giovane Dean si trasferì quindi a Nashville per provare la sfondare nel business della country music, formando addirittura la sua band con cui iniziò ad aprire i concerti di star quali Mel Tillis, Gary Morris, Ronnie Milsap e Steve Wariner. Durante il corso del decennio la sua attività autorale gli darà non poche soddisfazioni, quando star come lo stesso Milsap, Randy Travis, the Oak Ridge Boys, Les Taylor, the Bama Band e Shelly West iniziarono ad incidere brani scritti da lui (la più conosciuta, forse, fu la versione di “Somewhere In My Broken Heart”, scritta in coppia con Richard Leigh, incisa da Randy Travis nel 1989). Dean affinò anche le sue doti di attore iniziando a registrare diversi spot televisivi per alcuni famosi marchi .
Il 30 gennaio 1983 però una brutta notizia lo raggiunse a Nashville: suo padre era mancato, a causa di un attacco di cuore. In suo onore l’ancora 22enne William Harold decise di cambiare il suo nome in Billy.
Billy Dean “jr” cominciò a destare l’interesse di Music City, la sua voce limpida e il suo appeal da bravo ragazzo attirarono l’attenzione degli addetti ai lavori tra cui Jimmy Gilmer, editore e produttore della EMI, che nel 1988 lo mise sotto contratto discografico come autore per la sua etichetta. L’anno successivo arrivò il contratto come cantante, siglato con la Capitol Nashville/SBK Records (poi divenuta SBK/Liberty). Il 1990 è l’anno dell’esordio con il primo album, “Young Man”, nel quale 5 delle 10 canzoni ivi contenute furono scritte dallo stesso Dean.

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Dean con la moglie Stephanie

Fino a questo punto, però, non si può dire che la popolarità di Billy Dean fosse giunta anche al grande pubblico. Lo spartiacque in tal senso si può idealmente fissare con la sua apparizione alla edizione del 1991 del programma televisivo “New Faces Show”, un seminario country a Nashville (un programma a cadenza annuale che esiste ancora oggi: l’edizione 2009 si è svolta lo scorso aprile al Nashville Convention Center ed ha visto l’acclamazione delle nuove star Kellie Pickler, James Otto, Chuck Wicks e Lady Antebellum). L’esposizione televisiva diede a Dean la popolarità presso il grande pubblico e la spinta di cui aveva bisogno: il suo primo album, “Young Man”, pubblicato alla fine del 1990, cominciò a volare alto in classifica: “Only Here For a Little While” (il brano che aveva presentato al “New Faces Show”), singolo d’esordio, anche grazie al relativo video, si piazzò al terzo posto dei singoli country più venduti. Stessa sorte anche per il secondo singolo, “Somewhere In My Broken Heart”, che portarono a Billy Dean anche i premi della Academy of Country Music “Miglior Nuovo Artista Maschile” e “Canzone dell’Anno” (i relativi trofei li espone con grande orgoglio nello studio di registrazione, costruito nel seminterrato della sua fattoria a Nashville). Ricevette anche una nomination ai Grammy per la miglior esecuzione vocale maschile country e arrivò in finale ai premi della Country Music Association per la categoria “Horizon Award”.
A questo punto, però, Billy Dean “jr” sentì che il successo poteva portarlo troppo lontano dalla sua famiglia (la moglie, i suoi due figli e la mamma) e che la sua “nuova identità” rischiava di fargli dimenticare il “vecchio” William Harold che da piccolo scorrazzava in bicicletta ovunque per il quartiere della loro vecchia casa e di cui tutti temevano le scorribande. “Billy The Kid”, scritta con il suo grande amico Paul Nelson, fu proprio l’esternazione della nostalgia per quei tempi andati (“… I miss Billy the kid…”) e fu anche un altro singolo di grande successo per Billy Dean, che si piazzò nella Top 5 Country e fu inserito nel suo secondo omonimo album del 1991, che a febbraio 1992 aveva già venduto più di 500mila copie. Lo stesso piazzamento raggiunsero gli altri singoli di questo secondo album, “You Don’t Count The Cost” e “Only The Wind”, mentre “Somewhere In My Broken Heart” intanto raggiungeva saldamente la prima posizione della classifica country.
BD      0743Oggi Dean, dopo 8 album in studio e 5 compilation (più altre partecipazioni a progetti di altre case discografiche, come il brano “Once In A While”, dedicato alla memoria del cowboy pluridecorato campione di bull-riding Lane Frost, inserito nella colonna sonora del film “8 Seconds” prodotta dalla MCA, cui l’artista è molto legato) sembra aver trovato il giusto equilibrio tra la sua passione musicale, il suo talento e il suo desiderio di stare con la famiglia. I suoi tour e gli show dal vivo sono molto ridotti e ben selezionati, sta imparando a sfruttare la rete per rimanere in collegamento con i suoi fans e sul suo sito (http://www.billydean.com), tra le altre cose, ha organizzato e aggiorna costantemente un blog ed una serie di video che lo mostrano nella vita di ogni giorno nella sua casa di Nashville, dove ha recentemente ultimato la registrazione del suo nuovo disco, “Billy Dean Sings Richard Leigh”, un album di classic country che non potete perdere (per inciso Richard Leigh è l’autore pluripremiato del primo grande successo di Billy Dean, “Only Here For A Little While”, oltre che co-autore di “Somewhere In My Broken Heart” e di tante altre hit del passato più o meno recente per Reba McEntire, Crystal Gayle e tanti altri) e che sono certo non mancherà di portare a Voghera per l’Independence Day. Per questo l’apparizione di Billy Dean al Cowboys’ Guest Ranch non deve sfuggirvi. See you in Voghera, Billy the kid!

Informazioni sul concerto:
http://www.cowboys.it
http://www.independenceday.it


6 Responses to “Independence Day 2009, Billy “the Kid” Dean a Voghera”

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